da 'Domani'
Soldi e voti dagli imprenditori arrestati, ma il presidente Giani tace
Giani ha incontrato i rappresentanti delle imprese conciarie durante la campagna elettorale stringendo un patto: voti in cambio della riconferma di Ledo Gori, uomo considerato a disposizione della cricca dei rifiuti
17 aprile 2021 • 07:00Aggiornato, 17 aprile 2021 • 15:24
- Ledo Gori, capo di gabinetto di Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, è indagato per corruzione in un’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti che coinvolge anche un imprenditore legato alla ‘ndrangheta.
- Nell’inchiesta viene citato anche lo stesso Giani perché due gli arrestati avrebbero chiesto e ottenuto la nomina di Gori a capo di gabinetto come garanzia del comparto conciario, in realtà, stando al lavoro degli inquirenti, come garanzia dell’associazione a delinquere che aveva in Gori un uomo fidato.
- Giani ha ricevuto, ha denunciato Fratelli d’Italia, per la campagna elettorale regionale, un contributo di 8 mila dall’associazione conciatori di Santa Croce, associazione che ha i vertici indagati nell’inchiesta
3 commenti:
beitempi quando sotto inchiesta cera sempre berlusconi....
ora ci so i nostri io baco da corsa....
in che mani ci ete messo....
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