Turismo del vaccino. Andata e ritorno con l’immunità. Un bel colpo, visti i ritmi da queste parti. È un altro fronte della campagna vaccinale. Una nicchia, legale come altre, certo non comoda, ma comunque efficace. Il conte Simone Avogadro di Vigliano, 57 anni l’altro ieri, imprenditore, è andato a vaccinarsi in Serbia. Si può fare, dato che a Belgrado e dintorni, a differenza di quanto avviene in Italia, dove i vaccini vanno centellinati col contagocce viste le consegne, invitano gli stranieri a vaccinarsi. Sul sito dell’ambasciata italiana viene tutto spiegato nei dettagli, per chi fosse interessato alla trasferta: dall’11 gennaio anche i cittadini dall’estero, con o senza permesso di soggiorno, possono compilare l’application sul portale. Unica complicazione è che è tutto in lingua serba. L’ulteriore vantaggio è che si può scegliere anche il vaccino in un’ampia gamma, che oltre a Pfizer, Astrazeneca e Moderna offre pure il vaccino cinese e lo Sputnik russo
1 commento:
urca...
Posta un commento