VERSO L’ESTENSIONE
Sanzioni, quanto colpirebbe l’Italia l’embargo petrolifero alla Russia?
07 marzo 2022 • 17:24Aggiornato, 07 marzo 2022 • 19:56
- Mentre si discute di embargo verso il petrolio russo, ovvero il divieto per imprese e governi di ricevere il prodotto, il greggio di Mosca è già in difficoltà, e chi lo importava già oggi preferisce non rischiare denaro né consegne e si rivolge altrove.
- Venerdì il ministro degli Esteri ucraino ha chiesto di chiudere subito i rapporti commerciali. La Russia è il più grande esportatore mondiale di petrolio verso i mercati globali e il secondo più grande esportatore di petrolio greggio.
- L’Italia ha un import di greggio e prodotti raffinati (dal gasolio alla nafta) molto limitato, ma i prezzi sono già alle stelle. La Germania esclude sanzioni sull'energia: «Attualmente non c'è altro modo per garantire l'approvvigionamento energetico dell'Europa per il riscaldamento, la mobilità, l'energia elettrica e l'industria».
La Germania dice no all’embargo, ovvero al divieto di importazione, sul petrolio Russo, e a sanzioni per il settore energetico: «L'Europa – si legge nel comunicato della cancelleria tedesca di Olaf Scholz pubblicato questo pomeriggio - ha deliberatamente esentato dalle sanzioni le forniture di energia dalla Russia». E la presa d’atto: «Attualmente non c'è altro modo per garantire l'approvvigionamento energetico dell'Europa per il riscaldamento, la mobilità, l'energia elettrica e l'industria. È quindi di fondamentale importanza per i servizi di interesse generale e per la vita quotidiana dei nostri cittadini».
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