Le rivelazioni di materiali top secret dagli archivi militari americani hanno sconcertato il mondo intero. Non siamo di fronte a qualche sedicente paladino della libertà di informazione, o qualche amico dei russi o dei cinesi, ma di un ragazzo che voleva vantarsi con i propri amici.
Ma a chi giova questa fuga di notizie?A nessuno, ma fa capire quale è l’analisi che fa l’intelligence americana sulla guerra in Ucraina. I vertici del Pentagono vedono un’Ucraina stremata a corto di forze militari e umane e sono pessimisti anche sui russi; non pensano che sarà una guerra vinta sul terreno, non vedono avanzate decisive in un senso o nell’altro e neppure pensano che l’empasse sfoci in negoziati diplomatici.
E’ una diagnosi accurata, precisa e realistica, sconfortante della guerra che si trascina nel cuore dell’Europa con sofferenze atroci. Non si vede una via di uscita e questo in qualche modo spinge Biden a cercare con ancora più urgenza un end-game. Questa fuga di notizie ricorda ai responsabili un proverbio latino: «Oportet ut scandala eveniant - E’ utile che avvengano gli scandali
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