Jeremy Rifkin, il celbre economista e sociologo americano amico della Terra, scrisse molti anni fa in merito al cambiamento climatico temuto, ma negato allora da quasi tutti, che " gli stati produttori di co2 cambieranno politica ambientale solo quando i disastri causati dal mutamento del clima avranno un costo, con la loro imponenza, pari al Pil della loro economia. Ma forse sarà troppo tardi... " Oggi non siamo ancora a quel punto, ma ci stiamo incamminando rapidamente verso la la situzione climatica prevista lucidamente dallo studioso. Tanto per restare in Europa stiamo assistendo oggi alla marcia indietro sul Green Deal dichiarato in questi giorni dalla governance di Bruxelles. Conta di più per i politici europei spendere per il mercato delle automobili e delle armi, piuttosto che per fermare il cambiamento climatico devastante. Di questo pare che si accorgano solo i giovanissimi di Next Generation, con le loro contestazioni clamorose, cui l'establishment risponde con sorriso beffardo. Oggi si provocano con le guerre milioni di morti per un pezzetto di 'terra, ma del destino della Terra non si interessa e non si preoccupa più nessuno, a parte il Papa e pochi ambientalisti ormai ignorati da tutti. Nella rivista Nature gli scienziati hanno scritto in questi giorni che " mai la terra in 5 milioni di anni è stata così surriscaldata come adesso e che questo mette l'esistenza umana in pericolo". E' probabile che coloro che combattono guerre con gli attuali mezzi distruttivi, alla fine si troveranno in territori conquistati ormai privi di fome di vita. Il tabù della guerra non è mai stato elaborato dagli uomini e neppure quello del 'consumo' delle risorse della terra,. che ricadrà sulle future generazioni. Dunque, come denunciò previdentemente Rifkin alla fine del secolo scorso, la corsa verso la distruzione delle condizioni di vita degli uomini e degli esseri viventi della Terra da parte dell'uomo, si sta purtroppo avverando, Ora anche le giovani generazioni sono sempre più fioche e la macchina dei Media obbedisce ciecamente alla folle logica di mercato, che occulta le ragioni degli studiosi e spinge tutti verso una terribile accelerazione dell'entropia e del 'disordine' nella Terra . Che tutto il lavoro e il cammino dello studio nella secolare civiltà umana, dalla Metafisica alla Scienza, sia giunto alla sua ultima Era/Ora ? E' quello che temono gli scienziati oggi. Ma ancora le 'danze' sul Titanic non si fermano...Inutile minacciare l'Apocalisse... Ma la Terra non si distrugge da sola. E' l' uomo che la finisce.. Dunque solo l'uomo può salvarla. Un nuovo Umanesimo mondiale che ponga ancora una volta la persona umana e la vita della natura al centro di tutto non è più rinviabile. fp)
venerdì 20 settembre 2024
Quale Umanesimo oggi ?
Jeremy Rifkin, il celbre economista e sociologo americano amico della Terra, scrisse molti anni fa in merito al cambiamento climatico temuto, ma negato allora da quasi tutti, che " gli stati produttori di co2 cambieranno politica ambientale solo quando i disastri causati dal mutamento del clima avranno un costo, con la loro imponenza, pari al Pil della loro economia. Ma forse sarà troppo tardi... " Oggi non siamo ancora a quel punto, ma ci stiamo incamminando rapidamente verso la la situzione climatica prevista lucidamente dallo studioso. Tanto per restare in Europa stiamo assistendo oggi alla marcia indietro sul Green Deal dichiarato in questi giorni dalla governance di Bruxelles. Conta di più per i politici europei spendere per il mercato delle automobili e delle armi, piuttosto che per fermare il cambiamento climatico devastante. Di questo pare che si accorgano solo i giovanissimi di Next Generation, con le loro contestazioni clamorose, cui l'establishment risponde con sorriso beffardo. Oggi si provocano con le guerre milioni di morti per un pezzetto di 'terra, ma del destino della Terra non si interessa e non si preoccupa più nessuno, a parte il Papa e pochi ambientalisti ormai ignorati da tutti. Nella rivista Nature gli scienziati hanno scritto in questi giorni che " mai la terra in 5 milioni di anni è stata così surriscaldata come adesso e che questo mette l'esistenza umana in pericolo". E' probabile che coloro che combattono guerre con gli attuali mezzi distruttivi, alla fine si troveranno in territori conquistati ormai privi di fome di vita. Il tabù della guerra non è mai stato elaborato dagli uomini e neppure quello del 'consumo' delle risorse della terra,. che ricadrà sulle future generazioni. Dunque, come denunciò previdentemente Rifkin alla fine del secolo scorso, la corsa verso la distruzione delle condizioni di vita degli uomini e degli esseri viventi della Terra da parte dell'uomo, si sta purtroppo avverando, Ora anche le giovani generazioni sono sempre più fioche e la macchina dei Media obbedisce ciecamente alla folle logica di mercato, che occulta le ragioni degli studiosi e spinge tutti verso una terribile accelerazione dell'entropia e del 'disordine' nella Terra . Che tutto il lavoro e il cammino dello studio nella secolare civiltà umana, dalla Metafisica alla Scienza, sia giunto alla sua ultima Era/Ora ? E' quello che temono gli scienziati oggi. Ma ancora le 'danze' sul Titanic non si fermano...Inutile minacciare l'Apocalisse... Ma la Terra non si distrugge da sola. E' l' uomo che la finisce.. Dunque solo l'uomo può salvarla. Un nuovo Umanesimo mondiale che ponga ancora una volta la persona umana e la vita della natura al centro di tutto non è più rinviabile. fp)
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