giovedì 31 ottobre 2024

ANCHE VASCO ROSSI DICE LA SUA...'CARO PAPA' ...

 a polemica

«Il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato dalla fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà… dolce e gentile… L'altra metà te l'avevano portato via i due anni di lager nazista a Dortmund che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del nazifascismo». Con queste parole sui suoi profili social Vasco Rossi ricorda il papà scomparso«Non ci crederai… ma sono tornati… lupi travestiti da agnelli… bulli.. Arroganti e le facce ghignanti. Con i loro deliri.. i loro dileggi.. la loro propaganda… e la stessa ignoranza", ha aggiunto Vasco nel post in cui si vede una foto del padre in divisa. "Io resto orgoglioso di te! Viva Giovanni Carlo Rossi… Papà Carlino!» .

NON CI CAPISCE PIU' NULLA NELLA SANITA' ...POVERI NOI !

 

“Sto sbagliando tutti i conti, ho fatto un casino”. L’imbarazzo di Meloni a Porta a Porta, calcolatrice alla mano, sui numeri della sanità

“Sto sbagliando tutti i conti, ho fatto un casino”. L’imbarazzo di Meloni a Porta a Porta, calcolatrice alla mano, sui numeri della sanità

“La matematica non è un’opinione. Può darsi che a sinistra siano scarsissimi in matematica, gli regaleremo una calcolatrice”. Così parlava, il 25 ottobre, Giorgia Meloni a Genova all’evento di chiusura della campagna per Marco Bucci. Sullo stesso tema, i tagli alla sanità, Giorgia Meloni ha rimediato una gaffe a Porta a Porta, proprio mentre provava davanti a Bruno Vespa a fare i conti calcolatrice alla mano. Quando il conduttore ha chiesto a Meloni di questo capitolo della manovra, la presidente del Consiglio ha tirato fuori il telefonino facendo i conti a favore di telecamera per mostrare, come sta ripetendo da giorni, che non ci sono “tagli alla sanità” in manovra. Ma dopo vari tentativi che non davano l’esito sperato, compreso un lapsus in cui ha involontariamente detto che lo stanziamento pro capite per la sanità è inferiore oggi rispetto al 2019, la premier ha dovuto ammettere: “198 euro. No fa 398, sto sbagliando tutti i conti, ho fatto un casino“. Con Vespa che ha cercato di sdrammatizzare offrendo di prestarle il suo telefonino per rifare il calcolo. Alla fine Meloni ha mostrato alle telecamere il risultato di 398 euro, ottenuto – secondo quanto ha detto – dalla differenza tra i “1919 euro a cittadino” che si spendevano “nel 2019 e i “2317 del 2025”.


DANA ovvero il pericolo futuro.

 

Dana, qual è il rischio per l'Italia e cosa c'entra il cambiamento climatico

diSara Gandolfi

Una depressione in alta quota si scontra con aria sempre più calda che sale. Lo scienziato Scoccimarro (Centro Euro-Mediterraneo): «Urgente ridurre i gas serra»

Ecco che cos'è la Dana, il fenomeno della «goccia fredda»
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Gli scienziati la chiamano «gota fría», la goccia fredda, un fenomeno meteorologico conosciuto anche con la sigla Dana, in spagnolo «depresión aislada en niveles altos». Abbiamo chiesto ad Enrico Scoccimarro, senior scientist presso il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti climatici e direttore della divisione sulla «Variabilità e Previsioni climatiche», di spiegare di cosa si tratta e gli aspetti comuni con gli eventi estremi di cui lui stesso, residente a Forlì, è stato testimone diretto negli ultimi due anni in Emilia Romagna. 

Un fenomeno non nuovo

Dana non è un evento meteorologico nuovo né sconosciuto alla scienza: «È una depressione isolata che si stacca dal normale flusso che viene dall’Atlantico e genera zone in quota con una temperatura particolarmente bassa; questo, associato ad alte temperature in superficie, può creare fenomeni convettivi molto intensi, ossia grandi quantità d’acqua che precipitano in poco tempo. È tipico della regione ovest del Mediterraneo e di questo periodo dell’anno». Ciò che lo ha reso «eccezionale» è l’intensità. «Eventi di questo tipo, in queste zone e con queste intensità, non si registravano da svariati decenni, bisogna andare indietro fino agli anni ’60 per trovare valori simili». 

Ecco che cos'è la Dana, il fenomeno della «goccia fredda»

C’entra il cambiamento climatico?

Gli scienziati sono sempre molto prudenti nel collegare singoli eventi meteorologici al cambiamento climatico, ma l’intensità del fenomeno spagnolo è in linea con i modelli di simulazione del clima negli scenari futuri, che variano a seconda di quanto verranno «tagliate» le emissioni di gas serra. «Noi scienziati ci aspettiamo sia un aumento delle temperature superficiali, e quindi dell’energia a disposizione del sistema, sia un aumento della quantità di acqua che può rimanere immagazzinata nella colonna atmosferica, e che si rende disponibile quando si scatenano eventi estremi di questo tipo». La maggiore presenza di energia e di acqua in atmosfera, in un ambiente più caldo rispetto al passato, preannuncia piogge, o tempeste d’acqua, sempre più forti. 

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Mediterraneo troppo caldo

Il Mar Mediterraneo, più caldo rispetto al passato, contribuisce all’aumento dell’intensità di questi fenomeni, che si scatenano quando determinate e diverse condizioni si presentano contemporaneamente. «Oltre al fattore scatenante, in questo caso la “goccia fredda”, sono necessarie altre condizioni favorevoli, come un quantitativo di vapor d’acqua sufficientemente alto, facilitato anche dalle alte temperature dei mari circostanti». 

Il rischio in Italia

«La struttura di Dana è tipica del Mediterraneo occidentale, ma anche in Italia abbiamo vissuto fenomeni intensi di precipitazione», conferma Scoccimarro. Si tratta di sistemi simili, legati a condizioni cicloniche stanziali che persistono sulla stessa regione, come il ciclone Boris, che ha causato le alluvioni in Emilia-Romagna. Le depressioni che hanno colpito l’Italia nel 2023 e 2024 sono di natura diversa rispetto a quella che si osserva in questi giorni in Spagna, «ma alla base della più alta intensità di questi eventi ci sono le stesse variabili — alta disponibilità di acqua in atmosfera legata ad alta temperatura dei mari, ecc. — e in entrambi i casi sono coerenti con gli scenari di aumento della temperatura globale». 

Processo reversibile (ma in fretta)

Non è troppo tardi, ma il tempo stringe. «Dipenderà dal taglio delle emissioni di gas serra nei prossimi decenni, se questo processo potrà essere bloccato o ridotto. Siamo ancora in tempo, ma è necessario implementare rapidamente ciò che gli scienziati, negli ultimi vent’anni, hanno chiaramente definito come necessario per invertire o bloccare la tendenza. Abbiamo speso tante energie, tempo e denaro per definire in che misura il cambiamento climatico si traduce in un aumento delle condizioni estreme sul nostro pianeta e quanto questo può cambiare in diversi scenari futuri. Sarebbe bello vedere che le nostre analisi sfociassero in azioni concrete. Ma qui si entra nella politica, e non è il mio campo». 

Previsioni imprecise?

Scoccimarro difende i colleghi meteorologi. «Se un evento estremo fa tanti danni, questi non sono automaticamente imputabili ad una errata previsione meteo: sul palco c’è anche la gestione del territorio. Nel 2023, in Emilia-Romagna, la previsione è stata tempestiva, le persone sono state informate per tempo dei rischi. Il territorio non era pronto. L’impermeabilizzazione del suolo prodotta dall’uomo accelera e convoglia i flussi dell’acqua in superficie e questo si aggiunge all’eventuale effetto causato dal cambiamento climatico

COME TOGLIERE ALLA MAGISTRATURA LA POSSIBILITA' DI CONOsCERE LA COMBINAZIONE DELLA CASSAFORTE DELLA MAFIA, Tutta qui l'azione antimafia del Governo?

 Salvatore Borsellino: "Scarpinato e De Raho fuori dalla Commissione Antimafia? Una vergogna"

INCUBI STRADALI dalla CRONACA SENESE, (Meglio passare da Sinalunga !!!!)

 

C'è un problema tecnico ai sensori del passaggio a livello. Traffico paralizzato e code di 45 minuti da Monteroni a Siena

Di Redazione | 30 Ottobre 2024 alle 10:15

Cassia da incubo: problemi al passaggio a livello a Isola d'Arbia, due giorni di code e disagi

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PIENZA: Il grande businnes, tutti da fuori vogliono vendere o comprare 'pezzi di città' di Pienza. Ma Pio non la fece costruire solo per 'vendere' ma soprattutto per cercare una qualità della vita 'ideale'.. Come scrive Tomaso Montanari nel suo libro 'Le pietre e il popolo' la città appartiene al suo popolo. Non si può 'venderla' perchè la Comunità sparirebbe. Dobbiamo cercare di resistere, resistere, resistere. Non abbiamo lavorato per decenni qui inutilmente 'per amore' !

 


L'affresco di Aleardo Paolucci il cantore di Pienza, uno di noi !

Più ARMI, MENO SCUOLA !

 

Reddito di belligeranza: nei prossimi tre anni spenderemo 40 miliardi in nuove armi. Quasi quanto i fondi al ministero dell’Università

mercoledì 30 ottobre 2024

Clima che cambia in Spagna. sono 100 i morti , strade, ferrovie, luce bloccate e macchine in trappola. Piove in 5 ore come in un anno. Mai visto.

 

MPO

IL CASO ITALIA : il 40 % dei meno abbienti a redito fisso che paga le tasse per tutti i più ricchi evasori al 60 %. Le manovre del governo il solito flop voluto che condanna i ceti dipendenti a pagare per tutti