Passerà anche da Pienza la fiamma olimpica di Milano-Cortina 2026
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Una staffetta “abbraccerà” tutta l’Italia in vista del grande evento sportivo Mercoledì 10 dicembre 2025 l’attraversamento del territorio
2 min
Una staffetta “abbraccerà” tutta l’Italia in vista del grande evento sportivo Mercoledì 10 dicembre 2025 l’attraversamento del territorio
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COMUNE DI PIENZA
(Provincia di Siena)
COMUNICATO STAMPA
Transiterà anche da Pienza, il 10 dicembre 2025, la staffetta con la fiamma olimpica che, accendendo il tradizionale braciere, segnerà, il 6 febbraio 2026, l’avvio dei Giochi invernali di Milano-Cortina.
Lo ha deliberato la Giunta Comunale, accogliendo la proposta della Fondazione Milano Cortina 2026, organizzatrice dei Giochi.
La fiamma, proveniente dalla Grecia, da Olimpia, e affidata ai tedofori, arriverà a destinazione dopo aver percorso 12.000 chilometri in 61 giorni attraverso tutte le Regioni e le Province d’Italia: sarà un viaggio dal forte valore simbolico che richiamerà l’attenzione di tutte le comunità sui Giochi olimpici invernali e inviterà tutti gli abitanti a condividere i valori universali dei cinque cerchi.
“Ma il viaggio della fiamma olimpica – si legge nelle motivazioni dell’atto – rappresenta anche un’occasione per comunicare al mondo le eccellenze dell’Italia” e costituisce “una magnifica opportunità per mostrare al mondo intero l’unicità dei territori e dei paesaggi italiani, la cultura, la passione, l’eleganza, lo stile, il talento, l’ospitalità e la diversità delle tradizioni, insieme al rispetto per quelle degli altri”: per raggiungere questo obiettivo corale, non poteva mancare il supporto di un territorio come la Val d’Orcia e di una città come Pienza, entrambi Patrimonio mondiale dell’umanità.
Saranno successivi incontri organizzativi a definire nei dettagli l’itinerario e le altre modalità del passaggio degli staffettisti ma intanto la data del 10 dicembre, mercoledì, è di quelle da evidenziare sul calendario.
23 luglio 2025
Rif.: Diego Mancuso, 347 7593717


L’intellettuale canadese reagisce alla nuova dottrina della Nsa che volta le spalle al Vecchio continente e osserva come gli Usa siano alla ricerca di un asse sovranista tra Paesi affini nella Ue
Dal Corriere di Siena Il caso
09 Dicembre 2025, 05:43

David Rossi
Una nuova consulenza forense smentisce la tesi del suicidio di David Rossi, suggerendo che il manager sia stato ucciso. La revisione delle analisi e una simulazione digitale realizzata con un manichino virtuale, tarato sulle misure reali di Rossi, mettono in discussione le conclusioni della perizia presentata nel 2022 dal Ris dei Carabinieri, sulla base di uno studio dell’Università La Sapienza. La novità sarà al centro del servizio realizzato da Marco Occhipinti e Roberta Rei e trasmesso questa sere nel programma Le Iene.
L’ingegnere forense Giuseppe Monfreda, esperto del software utilizzato nella precedente simulazione, ha condotto un’analisi indipendente con una versione aggiornata dello strumento. La sua ricostruzione millimetrica della caduta indica che la dinamica non è compatibile con un gesto volontario, come ipotizzato in precedenza. Secondo Monfreda, il corpo di Rossi sarebbe stato trattenuto e poi rilasciato, una conclusione che conferma da tempo la famiglia del manager.
Le nuove analisi evidenziano discrepanze significative rispetto alla simulazione originaria: la posizione del corpo nel video reale differisce da quella del modello, la traiettoria di caduta e i punti di impatto non corrispondono. La nuova perizia mette in luce una dinamica completamente differente, compatibile con l’ipotesi che Rossi sia stato costretto e poi scaraventato nel vuoto. Monfreda e il suo team hanno ricostruito la scena con precisione sulla base delle scansioni laser 3D del luogo e dei dati ottenuti dalla TAC del corpo riesumato. L’esito mostra una corrispondenza del 95% con il video originale della caduta. La famiglia Rossi chiede ora la riapertura delle indagini con l’ipotesi di omicidio.
8 Dicembre 2025
Ultimo aggiornamento: 18:42

È stata vandalizzata nella notte la sede del Partito democratico a Chiavari, in provincia di Genova. Lo scrive su facebook il segretario, Antonio Bertani. “Non ci faremo intimidire. La scorsa notte un gruppo di persone, non ancora identificate, ha raggiunto la nostra sede di via Costaguta urlando frasi come ‘noi siamo i camerati’ e ‘duce, duce‘!. Hanno imbrattato le vetrate, scagliato un cartello stradale contro la porta e rovesciato il contenuto delle grosse fioriere davanti all’ingresso”, spiega l’esponende de