“Il dato certo è che quando David Rossi è precipitato qualcuno lo teneva per il polso sinistro appeso al balcone”.
È quanto afferma il tenente colonnello del Ris, Adolfo Gregori, consulente della Commissione di inchiesta sulla morte di David Rossi, ascoltato insieme al medico legale Robbi Manghi per illustrare la relazione sugli esperimenti relativi alla caduta dell’ex manager di Mps.
Secondo quanto riferito da Gregori, Rossi “era appeso al balcone con qualcuno che lo sorreggeva, almeno nell’ultimo istante, e lo teneva per il polso sinistro provocando le lesioni e il distacco dell’orologio”. Gregori ha spiegato che sono stati eseguiti “23 test” per verificare in che modo “possa essere stata provocata la rottura di entrambe le anse e quindi del cinturino dell’orologio”. In “quattro volte su 23” è stata riprodotta una dinamica nella quale “si afferra bene la cassa dell’orologio nell’azione di trattenere il corpo” e “si stacca la cassa da entrambe le parti dal cinturino”. Il consulente ha definito il risultato “sicuramente eccezionale” e ha aggiunto: “Abbiamo capito come è possibile staccare la cassa dell’orologio da entrambe le anse”. Durante gli esperimenti è stata osservata “la stessa traiettoria relativa alla caduta della cassa e del cinturino”. L’ipotesi che il cinturino si sia sganciato perché impigliato in un perno della finestra è ritenuta “remota”..
David Rossi “in posizione frontale alla finestra, era sospeso nel vuoto, trattenuto per il braccio sinistro da una persona che lo afferrava con le due mani e, probabilmente, qualche secondo prima di precipitare, ha perso la presa del braccio destro, tanto da provocare una repentina rotazione verso il basso del lato destro del corpo tale da creare una forte compressione (per rotazione) e trazione a livello dell’articolazione del gomito sinistro tanto da generare la rima di frattura del capitello radiale in direzione mediale”: sono le conclusioni della relazione illustrata nel corso della seduta della Commissione di inchiesta.
Manghi ha parlato di “una lesione importante che nessuno ha mai nemmeno ipotizzato” riferendosi a una “frattura lineare del capitello radiale sinistro”. Riguardo alle lesioni al polso, nella relazione si legge che “sono conseguenza di eventi accaduti prima della caduta nel vuoto, non certo per autolesività bensì più compatibili con trazioni-afferramenti-trascinamenti da parte di terzi”. Altre lesioni sono ritenute “più compatibili” con manovre di “afferramento, compressione, contenzione da parte di terzi”.
“L’orologio marca Sector modello Expander, si è tolto dal braccio quando il corpo (di David Rossi ndr) si trovava ancora all’altezza della finestra. La cassa dell’orologio ed il suo cinturino sono precipitati, separatamente, insieme al corpo di Rossi”, si legge ancora nelle conclusioni.
“L’esame delle immagini della precipitazione ed i test sperimentali, consentano di affermare che la cassa dell’orologio arriva a terra nello stesso istante nel quale i piedi di David Rossi impattano con il selciato – si sottolinea nella relazione – Dopo qualche frazione di secondo si osserva, sopra al piede destro, un oggetto scuro che appare essere ancora in caduta (con la sua ombra proiettata al suolo) e può quindi essere ricondotto, con buona probabilità, al cinturino dell’orologio. Il distacco contemporaneo del cinturino sui due lati (anse) dell’orologio indossato da Rossi, con una probabilità non inferiore al 94% è stato causato da un’azione di afferramento con due mani, del polso e dell’orologio, che oltre a provocare il distacco del cinturino, ha fatto sì che lasciasse impresse sul polso l’impronta delle due anse e della fibbia del cinturino”.