venerdì 1 febbraio 2013

La massima celebre

IL DENARO IN FORTI QUANTITA' CONTIENE UN'ALTA PERCENTUALE DI ELEMENTI AUTODETERGENTI...ED E' SEMPRE CANDIDO COME UN GIGLIO...'
Duca di Bedford, Il libro degli snob

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E dovete rubare rubate parecchio, così nessuno vi farà niente!!!

Beppe Grillo ha detto...

Nel 1995 viene privatizzato il Monte dei Paschi di Siena, chi comanda è la Fondazione MPS (55%) attraverso i rappresentanti del Comune, presenti con membri quasi tutti di area pd, che dal dopoguerra governa la città (8 nominati dal Comune, 5 dalla Provincia, uno da Regione, Unisi e Diocesi). La Fondazione vive solo di dividendi e le sue quote sono vendute nel tempo a vari personaggi come Caltagirone e Gnutti. Per remunerare gli azionisti MPS comincia a vendere le sue proprietà, tra cui le partecipazioni bancarie (San Paolo,Generali), intere banche come la Cassa di Risparmio di Prato e gli immobili (tenuta di Fontanafredda, palazzi Monte Mario a Roma) che remunerano i nuovi azionisti ma sono in realtà frutto del risparmio di secoli dei senesi. MPS viene spolpata. La sinistra ha compiuto la sua missione di consegnare una banca pubblica che funzionava dal 1500 alla Borsa e alla speculazione. Il valore di MPS prima della privatizzazione era di circa 20miliardi di euro, oggi ne vale meno di 2 e ogni giorno il suo titolo diminuisce.
Oggi 10.000 dipendenti rischiano il posto di lavoro. La giunta comunale Ceccuzzi è caduta. La Fondazione non ha più la maggioranza delle azioni (ha dovuto venderle) e si prospetta la nazionalizzazione e il licenziamento di forse 10.000 persone.


Storia di un saccheggio

- Banco Santander compra Antonveneta per 6, 6 miliardi di euro

- Banco Santander si accorge di aver fatto un pessimo affare, scorpora Interbanca da Antonveneta, valutata 1,6 miliardi, e cerca un compratore, il valore della banca reale è di circa 3 miliardi

- Monte dei Paschi compra Antoveneta per 10,3 miliardi pochi mesi dopo

- MPS si accolla anche il passivo di Antoveneta per 7,9 miliardi

- MPS valeva all’epoca 9 miliardi e compra Antoveneta che ha metà dei suoi sportelli (1.000 contro 2.000) per una cifra, 10,3 miliardi, superiore allo stesso valore di MPS

- MPS non ha 10,3 miliardi, quindi si indebita, il titolo crolla

- Per questa operazione il presidente di MPS Mussari (ex presidente anche della Fondazione MPS) viene premiato con la presidenza dell’ABI senza che nessun partito o organo di vigilanza si opponga

- La procura della Repubblica di Siena apre un’inchiesta sull’enorme minusvalenza dell’operazione Antonveneta. Pari circa a circa 14 miliardi di euro, 28.000 miliardi delle vecchie lire, una finanziaria, uno scandalo che rischia di far impallidire la Parmalat

Il gatto rosso ha detto...

ITAGLIANI!!!!!!!
di terra d'aria e di mare!!!!
Il Monte de' Fischi non centra niente col PD.

CHIARO???

GRRRRRRRRRR