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Una proposta di legge folle e criminale dei tecnocrati di Bruxelles rischia di dare il colpo di grazia alla nostra agricoltura
É passata rigorosamente sotto silenzio sulla stampa italiana di regime una allucinante proposta di legge della Commissione Europea che, se attuata, metterà fuori legge i piccoli orti privati con il pretesto che i semi in essi utilizzati non sarebbero “analizzati, approvati e accettati” da un nuova speciale agenzia europea. Le persone che coltivano pomodori, zucchine, basilico o altri prodotti sul balcone o nel loro giardino potrebbero quindi essere presto considerati dei fuorilegge.
Questa normativa apparentemente folle nasconde in realtà un ben architettato disegno che favorirà gli interessi delle criminali multinazionali che stanno monopolizzando, sui scala planetaria, il settore agro-alimentare, controllando così tutta la nostra catena alimentare.
Questa proposta di legge, infatti, come ha denunciato Ben Gabel del Real Seed Catalogue, “intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala” e “uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta l’Unione Europea, avvantaggiando così i grandi monopoli sementieri”
Una proposta di legge folle e criminale dei tecnocrati di Bruxelles rischia di dare il colpo di grazia alla nostra agricoltura
É passata rigorosamente sotto silenzio sulla stampa italiana di regime una allucinante proposta di legge della Commissione Europea che, se attuata, metterà fuori legge i piccoli orti privati con il pretesto che i semi in essi utilizzati non sarebbero “analizzati, approvati e accettati” da un nuova speciale agenzia europea. Le persone che coltivano pomodori, zucchine, basilico o altri prodotti sul balcone o nel loro giardino potrebbero quindi essere presto considerati dei fuorilegge.
Questa normativa apparentemente folle nasconde in realtà un ben architettato disegno che favorirà gli interessi delle criminali multinazionali che stanno monopolizzando, sui scala planetaria, il settore agro-alimentare, controllando così tutta la nostra catena alimentare.
Questa proposta di legge, infatti, come ha denunciato Ben Gabel del Real Seed Catalogue, “intende stroncare i produttori di varietà regionali, i coltivatori biologici e gli agricoltori che operano su piccola scala” e “uccide completamente qualsiasi sviluppo degli orti nel giardino di casa in tutta l’Unione Europea, avvantaggiando così i grandi monopoli sementieri”
7 commenti:
addio il mio orticello grazie Europa..
Ma la frittata coi "vitalbini".......come si farà?sanno una sega a bruxellese e mangiano l'INSILATO.........!!!!!
Ma la comunità europea del leccio che dice....
La madre delle bufaleè sempre incinta e in questi giorni smitraglia il web con allarmati parti plurigemellari: l’Unione Europea si appresterebbe a vietare – nientemeno! – gli orti domestici e a mettere fuori legge le varietà tradizionali di colture; scambiare i semi o conservarli dal raccolto per la prossima semina diventerebbero atti criminali.
Non è vero. Non bolle nulla del genere nelle pentole dell’Ue. Ecco in realtà come stanno le cose.
L’Unione Europea sta mettendo a punto nuove norme per il commercio dei semi, o meglio del materiale riproduttivo vegetale: ecco l’intero dossier (via Ecowiki) ed ecco la sintesi che ne fa Vogliaditerra: il Contadino, oltre ad essere saggio, è sempre ben informato ma, essendo forestiero, ha un suo modo particolare di usare l’italiano
Questa legge ovviamente rimpiazzerà e unificherà qualcosa come dodice normative già esistenti: l’idea che non puoi vendere su grande scala seme non certificata su germinabilità e purezza non è mica nata oggi. Ovviamente favorisce i grandi che hanno i mezzi per farlo, ma se tu passi i tuoi semi di pomodoro a un altro amico non siete fuorilegge e puoi anche venderlo su piccola scala
Il testo completo della proposta di regolamento è qui in versione italiana. Per chi non avesse tempo e voglia di leggersi tutto, riprendo i punti salienti delle FAQ(disponibili solo in inglese) su registrazione delle sementie piccoli produttori, attingendo anche dalla traduzione offerta dal già citato Ecowiki.
I giardinieri e i contadini che usano semi e piante per ilproprio consumo non sottostanno a queste regole. La proposta offre la scelta ai contadini tra usare semi certificati o non certificati (standard). La scelta dipende dalle necessità e dalle preferenze di ogni coltivatore. I semi certificati offrono migliori garanzie di qualità mentre quelli standard di solito hanno prezzo più bassi.
Lo scambio di semi o altro materiale per la riproduzione delle piante tra non professionisti resta al di fuori degli scopi della legge. Ciò che viene venduto da non professionisti o da micro imprese per mercati di nicchia è esente dall’obbligo di registrazione. Le imprese con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro possono vendere le loro varietà di piante di nicchia senza obbligo di registrazione.
Foto
comunicato a cura del minculpop di renzi
accipicchia ,li portavoce del pd ha colpito ancora. kribbio!
bel copia incola ... anonimo 21:04
http://iljournal.today/ecologia/bufala-degli-orti-domestici-illegali-per-decisione-dellue/
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