mercoledì 31 agosto 2016
PD contro l'ANPI. LA COSTITUZIONE STRAVOLTA DA RENZI. PARTIGIANI DICONO NO !
Firenze, l'Anpi sbatte la porta: "Niente Festa dell'Unità"
Dopo l'invito formale da parte del Pd l'associazione aveva detto: "Veniamo con le nostre idee", il no al referendum
di MASSIMO VANNI
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"Il Pd di Firenze - riferisce in una nota - ha invitato la nostra associazione ad essere presente con un proprio banchino alla festa alle Cascine" ma "dopo alcuni contatti telefonici la segreteria del Pd metropolitano di Firenze ha formalmente risposto dicendo di ritenere difficilmente conciliabile la compresenza di opinioni opposte all'interno di una festa caratterizzata dalla campagna per il Sì al referendum"
ANPI a CHIANCIANO DOMENICA
Raduno di Casa Pound a Chianciano, l'Anpi organizza una contro-manifestazione: "La Valdichiana è antifascista"
Domenica 4 settembre il corteo dell'associazione dei partigiani, cinque giorni prima del congresso del movimento di estrema destra
di GERARDO ADINOLFIL'Anpi, dopo la notizia pubblicata da Repubblica, aveva lanciato il suo appello contro il convegno invitando il Comune a non concedere spazi pubblici e i manifestanti a non comportarsi in maniera violenta. E oggi rendono noto il programma della loro contromanifestazione, che però non sarà in contemporanea a quella di Casa Pound. L'appuntamento con l'Anpi è quindi il 4 settembre dalle 16.30 ai Giardini pubblici di Chianciano per il corteo che attraverserà il centro storico fino a Piazza Matteotti, di fronte al municipio. Proprio nel cuore civico della cittadina termale, a partire dalle 18.00, si alterneranno quindi gli interventi sul palco
Fiera del Cacio 2016 : tornei di allenamento, le Contrade già in lizza
Ieri sera il Prato, con gli adulti, altre contrade con i ragazzi, il Gioc del Cacio al fuso torna in auge in questi giorni che precedono il torneo a Pienza. Molta attesa e divertimento da parte di tutti. La Fiera avrà nuovi banchetti uguali per tutti in stile e ne guadagnerà l'immagine della Festa

martedì 30 agosto 2016
Chianciano e il convegno di Casapound , la memoria corta del PD
Non sarà che le 'preoccupazioni' di Scaramelli e Bezzini per il convegno di Casapound a Chianciano ( a prescindere dall'oggettiva e ripugnante esaltazione del Fascio tipico di questa organizzazione) nascano solo dal fatto che il PD, perdendo il Comune, deve sottostare al governo di una Lista Civica?
Nel 2001 a Chianciano si tenne il Congresso Nazionale di Fiamma Tricolore di Pino Rauti, con l'arrivo di tutto il neofascismo italiano di allora nella cittadina termale. Ma l'amministrazione comunale di allora guidata dal PDS -PD non trovò nulla di strano che Chianciano ospitasse..un congresso..di quel tipo..L'antifascismo pidino di allora era di 'marca' diversa?
Nel 2001 a Chianciano si tenne il Congresso Nazionale di Fiamma Tricolore di Pino Rauti, con l'arrivo di tutto il neofascismo italiano di allora nella cittadina termale. Ma l'amministrazione comunale di allora guidata dal PDS -PD non trovò nulla di strano che Chianciano ospitasse..un congresso..di quel tipo..L'antifascismo pidino di allora era di 'marca' diversa?
Terremoto: No ad un uomo di partito come Vasco Errani la presidenza dell' Ente per la ricostruzione, appena uscito da una vicenda giudiziaria. Seve una figura 'super partes'.
I giovani pientini della Consulta in aiuto al Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Un contributo economico significativo
I ragazzi della Consulta Giovanile porteranno in Comune al prossimo Consiglio Comunale una somma raccolta per la ricostruzione e del Monumento caduto due anni fa, abbattuto dalla bufera di vento. Il Monumento racconta la storia di 80 giovani pientini caduti in guerra ( un cipresso dedicato ad ognuno di loro nel Parco della Rimembranza al cimiteri di Pienza), ragazzi come quelli di oggi, soldati semplici e ufficiali che furono protagonisti e viittime dell' 'inutile macello' ( Benedetto XV papa) di allora, un crimine contro l'umanità giovane, che la retorica trasformò in impresa. La bella stele da restaurare non esalta la guerra, ma la vita e la pace, come scoprì Giancarlo Bastreghi, fu voluta dal Conte Silvio Piccolomini e ispirata al suo autore dall' Ara Pacis romana. Il poeta Vate Gabriele D'Annunzio vi appose il suo verso famoso. Dunque un monumento importante per la storia pientina del Novecento, da riportare alla luce prima possibile, una ferita che la Città non può sopportare a lungo. Il Comune di Pienza è al lavoro anche per questo.
lunedì 29 agosto 2016
Scaramelli svela il 'mistero'
Da un famoso Blog senese
..... Ed ora veniamo al super testimone Stefano Scaramelli da Chiusi, il quale ai microfoni di Antenna Radio Esse ci racconta che ad una riunione del Partito Democratico del 2011, presenti tutti gli organi del partito e il presidente della Fondazione Mps Gabriello Mancini, decisero (lui dice di essere stato contrario), sull’aumento di capitale della Banca Mps. Ma si è capita o no, la portata di una dichiarazione del genere? Praticamente il partito riunito decide sull’aumento di capitale di una Banca quotata in borsa? Con quale titoli il sig. Scaramelli e c. avrebbero deciso questa cosa? Noi fossimo la Consob, apriremmo un’inchiesta in un nano secondo su quanto detto dallo Scaramelli, ed insieme alla Consob vedremmo bene anche una bella indagine, finalmente chiarificatrice, della magistratura. Se vogliamo continuare a giocare a chiuccheri, basta dirlo, ma almeno non ci prendiamo per i fondelli, di queste cose nella relazione “prima” della commissione d’inchiesta su Mps, non vi è nemmeno l’ombra. Allora ci vogliamo svegliare, oppure si preferisce fare come sempre finta di niente? Stefano Scaramelli, perché non ti sei presentato spontaneamente alla commissione per raccontare un fatto del genere? Anzi, più che in commissione, era meglio presentarsi direttamente difronte alla magistratura.
Per una volta. di Alessandro Amato (sismologo 'pientino' per elezione)
Per una volta
Per una volta voglio raccontare una storia sismica
edificante. Noi sismologi siamo ossessionati dall’inazione dei politici,
nazionali e locali, di fronte al gigantesco problema del rischio sismico in
Italia, sapendo che non sono i terremoti a uccidere, ma gli edifici mal costruiti
dall’uomo. In particolare ce la prendiamo spesso con il disinteresse di
sindaci, assessori, parlamentari e ministri verso la prevenzione sismica.
A parte rare eccezioni, pochissime iniziative vengono proposte e pochissime
risorse vengono stanziate per le verifiche, l’adeguamento o il rinforzo di
edifici pubblici e privati vulnerabili. Le voci di geologi, sismologi,
ingegneri su questi temi restano quasi sempre inascoltate.
E invece qualche giorno fa, mentre ero a Pienza
(Siena), ho visto importanti lavori in corso al Duomo. Avvicinandomi al
cartello appeso fuori, ho capito che si sta rifacendo la copertura, per
alleggerirla e migliorare la stabilità della chiesa. Sembra infatti che nel
corso dei restauri degli anni ‘60 del novecento si fosse realizzata una copertura
in cemento che aveva appesantito la struttura, peggiorandone la stabilità.
Ricordo che il Duomo di Pienza fu costruito tra il 1459 e il 1462 dal
Rossellino per volere del papa Pio II Piccolomini, e da allora resiste ai
movimenti lenti del versante meridionale e ai terremoti del Monte Amiata e del
senese (pochi e non fortissimi ma in grado di provocare danni). Fortunatamente
negli ultimi cinquant’anni non ci sono stati terremoti importanti nelle
vicinanze, altrimenti forse ce lo saremmo giocato.
Storia sismica di Pienza dall'anno 1000
al 2014. Da: http://emidius.mi.ingv.it/CPTI15-DBMI15
La storia sismica di Pienza mostra infatti che
gli effetti più importanti avvertiti in zona sono quelli relativi ai terremoti
del 1545, del 1802 e del 1909, mentre a partire dal 1950 non ci sono stati
effetti superiori al V grado MCS (scala Mercalli-Cancani-Sieberg). Quest’ultimo
caso riguarda i terremoti di Colfiorito (Umbria-Marche) del settembre 1997,
avvenuti un centinaio di chilometri a est di Pienza.
Quello delle coperture in cemento sulle chiese e su
altri edifici pubblici e privati è un problema noto e molto serio in quasi
tutta Italia. Anche all’Aquila nel 2009 molte chiese, tra cui il Duomo e
la basilica di Collemaggio, avevano subìto negli anni ‘60, ‘70 e ‘80 degli
interventi di rifacimento del tetto in cemento, con il risultato che
conosciamo: crolli parziali o totali. Nel caso del 6 aprile 2009, i crolli
avvennero di notte, quando le chiese erano vuote, altrimenti il bilancio del
terremoto sarebbe stato probabilmente ben più grave. Purtroppo, non sono
soltanto le chiese ad avere questi problemi. Ricordiamo tutti il dramma di San
Giuliano di Puglia, in Molise, quando nel 2002 un terremoto di magnitudo
inferiore a 6 fece crollare la scuola e morire ventisette bambini e la
loro maestra. Anche in quel caso è stato accertato che il crollo fu dovuto a
una sopra-elevazione in cemento che non si doveva fare. E in Italia di
situazioni a rischio come questa, sia nell’edilizia pubblica che in quella
privata, ce ne sono moltissime.
Il crollo della scuola in Molise a
seguito del terremoto del 2002. Si notino gli edifici intorno, poco o per nulla
danneggiati
Tornando a Pienza, mi ero incuriosito dei molti lavori
che avevo visto in giro, non solo al Duomo, e allora ho chiesto al sindaco
Fabrizio Fè. Con semplicità e modestia, mi ha spiegato che anche la scuola
elementare di Pienza, la Giosuè Carducci, era momentaneamente chiusa per lavori
di adeguamento sismico, e che per il prossimo anno scolastico i bambini
avrebbero frequentato presso il seminario, in attesa della fine dei lavori.
Sono andato quindi a vedere il cantiere e ho trovato i
lavori in corso e i cartelli con i dettagli del progetto, la tempistica e tutto
il resto. I fondi provengono in parte dalla Regione Toscana e in parte dal
Comune. La quota regionale credo sia parte delle risorse stanziate con la Legge
77 del 2009, quella del dopo L’Aquila: l’articolo 11 della L.77/2009 alloca
in totale quasi un miliardo di euro da investire in sette anni per studi di
microzonazione sismica, per le verifiche e gli adeguamenti di edifici pubblici
e privati. I dettagli sono disponibili sul sito del DPC nazionale (qui). Come riporta lo
stesso Dipartimento, questa cifra “pur se cospicua rispetto al passato,
rappresenta solo una minima percentuale, forse inferiore all’1%, del fabbisogno
necessario per il completo adeguamento sismico di tutte le costruzioni,
pubbliche e private, e delle opere infrastrutturali strategiche”. Insomma, una
goccia nel mare, ma meglio di niente per cominciare. Peccato che i fondi della
Legge 77 si stiano esaurendo e non mi pare che si stia pensando di rifinanziare
un’operazione analoga. Spero di sbagliarmi.
Danni a Pienza dopo il terremoto del
1909. Fonte: Bindi e Petreni (v. link sotto)
Anche se potrebbe sembrare un investimento non poi
così utile nell’oggi, almeno in posti come Pienza, classificata in Zona 3 e
dove gli ultimi danni sismo-indotti risalgono a oltre un secolo fa, queste
opere di adeguamento hanno una grande importanza, che noi o le future
generazioni potremo apprezzare solo quando ci sarà un terremoto e si saranno
evitati i crolli e le vittime. Inoltre, credo che interventi di questo tipo
possano servire di stimolo ai cittadini per attivarsi e verificare lo stato
delle proprie abitazioni private. Anche in questo i sindaci e le autorità
pubbliche dovrebbero stimolare i cittadini e guidarli nelle verifiche,
spiegando i benefici della prevenzione nel lungo termine (e talvolta anche nel
breve) e fornendo un supporto tecnico diretto o indiretto. Prima ancora del
contributo economico, problema non trascurabile ma spesso sopravvalutato, il
freno maggiore a questi interventi è quello dell’ignoranza: non si sa a chi
rivolgersi, non si conosce lo stato della propria abitazione, proprio non si sa
da che parte cominciare. Si è visto in molti casi di terremoti antichi e
recenti che bastano interventi non eccessivamente invasivi e costosi per
evitare un crollo e fare la differenza tra la vita e la morte.
Addendum
(9 agosto 2016): mi è stato segnalato che la Scuola Media Ippolito Nievo di
Pienza era stata ristrutturata/adeguata già qualche anno fa, prima della
L.77/2009, probabilmente con fondi del post-Molise 2002. Ottimo. Rimarrebbe
quindi solo l’Asilo comunale, a quanto ho capito.
Terremoto: verifica sulle scuole della Provincia. Pienza uno dei pochi Comuni in regola.
Parte una verifica sul carattere antisismico delle scuole della Provincia. Le disgrazie, si sa, attivano le precauzioni..Pienza è uno dei pochi Comuni con le scuole a norma.I lavori antisismici alle elementari renderanno questo plesso sicuro dopo le scuola medie.
'Radici', una mostra di Piero Sbarluzzi a tema civile alla Rocca d'Orcia, apre il 3 settembre
E' il momento di Piero Sbarluzzi e delle sue mostre a Pienza e in Valdorcia. Alla Rocca d'Orcia i suoi altorilievi e le sue sculture che parlano delle sue radici vadorciane e della cultura autoctona della sua arte.
Siena PD: senza soldi e senza idee, Bezzini e Scaramelli alle prese col dopo-Mps..
Dibattito a Siena: i due consiglieri regionali non popongono nulla, promesse vaghe, idee fumose e mancanza di soldi. Senza la Fondazione distrutta dalla politica senese non si va da nessuna parte, annacquando le speranze in una futura 'Etruria',un progetto di cui non si vede neppure l'inizio. Fare politica senza riconoscere mai le proprie responsabilità nel fallimento-Siena, ecco la verità.

domenica 28 agosto 2016
Le purghe di Renzi come quelle di Berlusconi il 'bulgaro', stampa imbavagliata dai due cacicchi italiani
Rai, Giannini e Berlinguer: “Cacciati perché raccontavamo il Paese reale. Il referendum? Ha accelerato i tempi”
“Nessuno è inamovibile, ma tempi e modi fanno pensare ad una scelta tutta interna alla politica” così Bianca Berlinguer, dal palco della Festa de Il Fatto Quotidiano a Roma in zona Testaccio, racconta la sua cacciata dalla direzione de Tg3. Accanto a lei un’altra “vittime” dell’epurazione renziana, il giornalista Massimo Giannini, ex conduttore diBallarò che ha chiuso bottega. “Noi raccontavamo l’altra Italia, quella morsa ancora dallacrisi nonostante la narrazione renziana, e abbiamo ricevuto nell’ultimo anno sistematici attacchi da parte del PD. Il referendum costituzionale e la paura dello spazio al No hanno solo accelerato i tempi, ma era tutto l’impianto che non era gradito alla politica” spiega Giannini a margine. “Temo purtroppo che il No non avrà il giusto spazio, le previsioni sono pessimiste – aggiunge – Renzi ha fatto quello che tutti i governi di destra e sinistra hanno sempre fatto, ma lui rappresentava una novità carica di aspettative e aveva promessofuori i partiti dalla Rai, così non è stato”. “Questa è la maledizione del servizio pubblico, tutto è politica, è sempre stato così, il direttore del Tg1 è una rima baciata di palazzo Chigi, ma questa riforma sulla governance peggiore irreversibilmente la Rai, anche la vergogna di due bravi professionisti cacciati viene letta secondo il Sì o il No al referendum, e non perché è una grande limitazione della libertà di informazione” è l’opinione di Enrico Mentana, direttore del Tg di La7

Proiettato a Pietraporciana dal regista Thomas Torelli sabato , grande successo.
SOCIETÀ
‘Un altro Mondo’, documentario illuminante
di Maurizio Martucci | 1 ottobre 2014

Maurizio Martucci
Giornalista e scrittore
Metafisica delle frequenze. Ritorno alla natura come visione cosmica fluttuante, vibrazioni relazionali dove la materia è in continuo movimento e lo spazio non esiste. E’ la forza unificante di corpo sottile e campi energetici: il tempo va rivoluzionato, cominciando dal calendario gregoriano. Il denaro? Gioia artificiale, il grande inganno contemporaneo. La crisi politico-sociale del sistema capitalista globalizzato? L’occasione per svelare l’invisibile e riconnettere l’Uomo con l’Universo, ingresso nella nuova Era di Consapevolezza. Perché la felicità non è materia, ma spirito.
“L’uomo è una creatura perfetta che potrebbe essere andato fuori strada a causa di uno stile di vita imposto da un sistema di valori che in realtà non gli appartiene”. Un altro Mondo è il film documentario che mancava: illuminante, concreto, certamente non convenzionale ma ‘adatto’ comunque a chiunque. Regia di Thomas Torelli (produzione Bluma Lab e Lotus Production, riconosciuto di interesse culturale dal MiBAC), traccia la direttrice per non smarrirsi, uscendo dal logorio moderno del dualismo (mente-corpo) artificiale. Eros e thanatos sono interconnessi, alfa-omega indivisibili in una visione olistica, circolare della vita è il grande gioco cosmico collettivo di nostra sola interpretazione. Lo scontro di civiltà sulla Weltanschauung, l’avevano capito Maya e nativi americani, ma pure Indù Veda, Esseni, Egizi, Roma pagana e popoli himalayani
La fisica quantistica, scientificamente, ha smascherato adesso il trucco, l’astuto bluff della gabbia utilitaristico-esistenziale: vivere il presente (qui e ora) senza virtualismi né passività vuol dire “tutto è vita, tutto vive”. Dice il regista Torelli: “Questo documentario nasce con l’idea e se vogliamo con l’ambizione di provare a raccontare un cambiamento che volenti o nolenti, e che ci si creda o no, il mondo si sta preparando ad affrontare. Un cambiamento nelle coscienze, nei costumi, e nel modo di vedere le cose. In sostanza, una diversa consapevolezza di noi stessi”.
Citando i geni Tesla, Galilei e Giordano Bruno, il docufilm guida lo spettatore in una crescente presa di coscienza consapevole, realmente ontologica, politica e sociale, attraverso il piano narrativo di una sommatoria di interviste a fisici, ricercatori, accademici e studiosi interdisciplinari di fama internazionale. “L’umanità sta attraversando un periodo di ‘crisi’ profonda in cui cresce il desiderio di vedere dei cambiamenti nel mondo. Siamo pronti? Ci piace il mondo in cui viviamo oggi? Quali sono le sue contraddizioni? Come possiamo migliorare? Siamo sicuri che siamo il popolo più evoluto che sia mai vissuto su questa terra? Esiste una relazione tra ciò che ci accade e quello che pensiamo? Se è così, possiamo modellare la realtà e farla funzionare a nostro favore? Che tipo di mondo vorresti?
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