martedì 8 maggio 2018

Classificato uno fra i 10 più importanti d'Italia, se ne occuperà ancora la grande stampa. Il Monumento di Pienza: celebrato da articoli e libri sulla Grande Guerra, caduto 4 anni fa..oggi sta per tornare al suo posto. Il Comune ha meritoriamente appaltato i lavori del restauro, una ditta importante ha fornito un progetto per rifare il giardino. Per il monumento manca l'ultimo passaggio : l'Uff.Tecnico è oberato dal lavoro, ma i cittadini sperano che si trovi il tempo di portare a compimento un'opera troppo importante per l'immagine di Pienza. !!


Il  Monumento  pientino  dedicato ai  Caduti della  Grande Guerra


Il conte Piccolomini, che aveva  partecipato in qualità di ufficiale di cavalleria alla Grande guerra ed era stato decorato al valore con una medaglia di bronzo, era attivo promotore cittadino delle attività dell’associazionismo dei  combattenti  e reduci e in questo ambito maturò la decisione della realizzazione di un pregevole monumento in ricordo dei caduti. Nella progettazione e nella realizzazione del monumento inaugurato il 2 dicembre nel 1923, il conte Piccolomini si impegnò personalmente, spronando le forze politiche , culturali ed economiche di Pienza,  a contribuire all’impresa. Insieme  al Canonico Mannucci    concretizzò l’esigenza di dare a Pienza un monumento ai caduti, occupando l’area del tradizionale Prato. L’evento cittadino mirava nelle sue intenzioni, come si legge anche nelle lettere e nei verbali delle riunioni del Comitato, a ricordare un momento importante della storia nazionale e il sacrificio dei caduti, ma anche e soprattutto a dare a Pienza un monumento che si collocasse per dignità e valore artistico nel solco della tradizione pientina  e di valore artistico, aggiungendo a quanto già esistente un manufatto carico di significato , ma anche di bellezza da aggiungere al contesto urbano della cittadina di  Pio II.
In funzione di questo furono incaricati due valenti artisti : lo scultore senese Ettore Brogi come esecutore e il  grande scultore   Emilio Gallori ispiratore dell’opera.  Il manufatto appare  di chiaro sapore simbolista proprio dell’epoca. Nell’ Archivio storico  comunale si conserva il  disegno del prof Gallori   di una stele che si voleva collocare in un primo momento sotto il portico del palazzo comunale. Il monumento che vediamo oggi  fu collocato nella posizione attuale per volere del prof. Gino Chierici, nonostante che allora l’opinione del Comitato optasse per posizionarlo di fronte alla Porta al Murello.  La presenza artistica del Brogi a Pienza è documentata anche dalla piccola stele raffigurante la Madonna col Bambino dell’edicola di Viale Piccolomini,  proveniente dal villino del Canonico Mannucci, oggi sede della Casa Popolo.
I caduti pientini della Grande guerra furono 84. I loro nomi furono  scritti su una pergamena , che fu collocata in una piccola edicola ai piedi del sacello. Anche al Cimitero di Pienza furono ricordati i caduti, piantando i cipressi nel numero ricordato ed erigendo all’interno un piccolo monumento per ricordare i morti caduti in prigionia.   I  caduti decorati al valore nel numero di 3 furono inumati a spese della municipalità all’interno delle cappelle del cimitero comunale.
Il conte Silvio Piccolomini richiese a Gabriele D’Annunzio, suo amico, un motto da collocare sul monumento, scritta che si legge ancora oggi, visto che il Poeta Vate aderì con il seguente epitaffio ‘ Mortuis, sed vivis’. Anche il Poeta fu invitato inaugurazione  , ma non potè essere presente. Successivamente si recò a Pienza, dopo una visita a Montalcino, ospite del conte Rossini-Martelli della Velona. Probabilmente nella stessa data si recò a Pienza accolto dal Conte Piccolomini per visitare il monumento. Ciò è documentato da due foto d’epoca scoperte nell’archivio del Gruppo Fotografico Pientino  da Giancarlo Bastreghi, nelle quali ha  riconosciuto il Poeta . In una  si vede l’accoglienza alla personalità  fatta dal conte Silvio e dalla sezione Combattenti di Pienza schierata davanti al monumento. Essendo una visita privata e di cortesia non appare  l’autorità civica e militare. Nell’altra foto si vede l’ingresso in Palazzo Piccolomini del Poeta, ospite del conte. Gabriele D’Annunzio indossa la sua tradizionale divisa di taglio sartoriale di ufficiale tenente colonnello, grado che competeva al  ‘comandante’ e si fregia nella parte sinistra dell’uniforme della medaglia d’oro conferitagli per la ‘Beffa di Buccari’.
A seguito del ritrovamento di una immagine degli anni Trenta, che ritrae i giardini in cui la Stele del Parco della rimembranza ha una leggibilità ideale  in un contesto originale,  diviene oggi possibile restituire  il volto originale al parco.


13 commenti:

Demos ha detto...

sarebbe l'ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!perepè perepè perepè.....SVEGLIA!!!!!!

ci vuole l'INNO Nazionale? ahahhah

Sistema KO ha detto...

se chi viene a lavorare qui lavorasse per pienza invece che per altri Comuni sarebbe meglio!!!ma è il nuovo sistema dell'Unione dei Servizi...imposto dalla Legge che decantava tanto il Serafini..ricordate? Una tragedia senza fine!!!UNo spezzatino del lavoro ridicolo...certe riforme fanno veramente schifo !!! ognuno a lavoro nel SUO Comune..questo CINEMA ha da finire!!!!Basta!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!speriamo che questa assurda legge venga cambiata è la paralisi di tutti i comuni associati !!! non solo di PIenza--- si tace per CARITA' DI PATRIA!!! sarebbe l'ora di finirla con questi 'impigati transitori' che costano e non producono un CAZZO!!!e non per colpa loro, ma di un sistema voluta da un PARTITO!!!!

Fabio Pellegrini ha detto...

Mi sono recato a..Rapolano dal restauratore a trovare il monumento depositato in un piazzale all'addiaccio..non si sente tanto bene...sembra che stia aspettando un foglio dall'Ufficio competente che non arriva. Qualcuno se ne può occupare gentilmente per evitare che faccia una brutta fine?

Anonimo ha detto...

Ma non é già pronto per essere riposizionato ??? È scritto Sopra, ora il monumento sta male??? All'addiaccio.. qualcuno si può occupare, un cittadino privato ??? Ma nn è in mano all'ufficio tecnico comunale il progetto, macché è il circo ??? State fermi che fate danni...

Anonimo ha detto...

si vede che è un ufficio poco..tecnico..

Anonimo ha detto...

si sgramma ! stiamo scontando le cazzate di riforme fatte dal tuo Partito, un partito di incompetenti riformatori di questo cazzo!!!!!!ihihih ma stanno tutti zitti per OMERTA'

demo ha detto...

8.59 è sempre colpa degli altri...di quelli di prima...gli incompetenti... e chi sarebbero i competenti ???? siete nel seggiolone da quasi 10 anni, e ancora le colpe dei vostri fallimenti (che stanno venendo fuori...), sono sempre di quelli di prima...l'ufficio tecnico "oberato" di lavoro??? ma se non c'è un cantiere "degno" aperto a pienza da 4/5 anni...cosa hanno da fare 5/6 persone dendro quell'ufficio ??? forse si occupano di progetti che vengono fatti negli altri comuni dell'unione valdichiana ??? li qualcosa si muove...8.59 sei ridicolo falla finita...

Anonimo ha detto...

gli uffici comunali "oberati???" ma se c'è scritto ore 09.00/12.00 e alle 11.45 era già chiuso ogni cosa... si stà raschiando il fondo del barile....

Anonimo ha detto...

gli incompetenti siete voi del PD non ci sono dubbi la PIazza in 15 anni ha fatto i lavori che voi nemmeno in 60 anni!!!!!!!!iihihihih poco ma sicuro!!!!
voi siete competenti soprattutto nel settore bancario!!!!!dopo 600 anni avete craccato la bancona...con i vostri banchieri di podere popolare...

Lisetto ha detto...

il monumento fu voluto così anche da D'Annunzio...ma voi compagni non sapete nemmeno chi era...poracci....voi siete rimasti a..... Romolo e Remo!!! e da lì siete passati a Togliatti...quello che condannò Gramsci....prigiobniero dei fascistio d'accordo con Stalin ( non fermatevi a Vikipedia...leggete caproni....leggete) l'unico monumento che potete concepire voi è quello a Renzo il fasciobomba!!!!

demo ha detto...

uno dei lavori venuti meglio nei 15 anni (o forse solo 8 ???) dalla piazza, è il marciapiede via della madonnina...dopo 2 anni da quando è finito, è bastata un po di acqua e una gelata, che tutti i mattoni e molti spazi di graniglia sono ridotti in briciole...p.s del monumento ne sappiamo molto, ma molto più di tanti professoroni...anche se non abbiamo il "dottorato".Non è mai fregato a nessuno di sto coso, se non ci cascava sopra una pianta, sarebbe (e forse resterà comunque...), il pisciatoio dei cani (che nel tempo, sono aumentati in modo esponenzionale...quindi è anche più utile).

Anonimo ha detto...

non ti preoccupare la ditta che ha fatto i lavori è stata richiamata a rifarli a norma di legge...li vuoi rifare te?
Pensa al tetto puntellato della casa del pollo che qualche volta viene giù!!

Il grande fratello ha detto...

A norma di legge ?? Sarà a regola d'arte casomai... bla bla bla bla... per i quadrucci rotti in piazza del pio chi hai chiamato ??? I medici?? 250.000 euro nel cesso ...