MPS. Padoan vuole vendere la Banca, Borghi economista della Lega dice di no, che deve restare patrimonio dello stato e non deve chiudere le filiali. Padoan accusa Borghi di volere la fine del MPS. Borghi replica : 'Dopo quello che è successo. a Siena nel pd,.se Padoan accusa me....bisogna chiamare subito l'autoambulanza...'
6 commenti:
borgi sarà pure leghista... ma del MPS non ha colpe, invece il PD.. eppoi Padoan !!!!sos !!
Lupo di Toscana - Veramente, c'è l'accordo con il gruppo Elliot che acquisirà i crediti deteriorati di MPS. Quanto ai leghisti, di banche fallite se ne intendono, vedere Banca EuroNord.
Ma anche i pidini sono espertissimi di krac vedi Mps e Banca Etruria!!!!
'abbiamo una banca? ' iN CHE MANI!!!!!!!!!!semo!!!!!SOS banche
Lupo di Toscana - Ma tu le banchette te le sogni anche di notte? vedi che succede a farsi di crack? Siente a me, pigliate a pasticchella che t'dato o' dottore.
Caro Lupacchiotto il fanatismo di partito con te tocca vertici da kamicatze giapponese...difendere il partito dopo che ha distrutto l'antica banca senese dopo 600 anni vita e la banchina Etruria inculando a sangue tutti gli abitanti del Casentino chec e cc alla 'loro' banca avevano affidato anche le mutande ...dopo Anton Veneta..Banca 121, banca di Canicattì ecc in uno spettacolare suicidio di massa della banca con un volo dalla finestra...ci vuole la tua faccia di culo e forse anche qualcos'altro di peggio. Il fatto che resti anonimo chiarisce bene il fatto che in fondo in fondo ti vergogni di tutto questo...e ciò in parte ti fa apparire umano. Talvolta la vergogna aiuta a rinascere ....
CARO GRILLOLEGAIOLO, VUOI PARLARE DI BANCHE FOTTUTE E CITTADINI TRUFFATI... CE N'E' PER TUTTI, BUONA LETTURA: La Banca Popolare CrediNord s.c.a.r.l., poi Banca CredieuroNord, era un istituto bancario noto come la banca di riferimento della Lega Nord.
Storia
Nel 1998 venne sponsorizzata dallo stesso Umberto Bossi, che invitava con una lettera i vertici del partito a sottoscrivere le quote.[2] Il presidente era Francesco Arcucci allora nel consiglio di Banca Intesa, vice presidente il leghista Gian Maria Galimberti.[1] Arcucci si autosospenderà, denunciando poi cosa non andava nella banca dopo le prime sentenze giudiziarie.[3] Ispezionata da Bankitalia nel 2003, la banca rivelerà seri problemi gestionali, per cui verranno multati i vertici aziendali nel 2004 dall'allora ministro Giulio Tremonti. La documentazione relativa, però, non è mai stata trasmessa alle procure.[4][5] Venne iniziata un'operazione di salvataggio da parte della Banca Popolare di Lodi di Fiorani,[6] che però di lì a breve sarà anch'essa al centro di uno scandalo finanziario. Nel 2006 arrivano le prime sentenze giudiziarie contro Gian Maria Galimberti, Giancarlo Conti e Piero Franco Filippi, condannati a risarcire 3 milioni di euro, mentre lo stesso verdetto assolve i politici indagati.[5][7]
Secondo Rosanna Sapori, ex consigliere comunale leghista e giornalista di Radio Padania Libera, in cambio del salvataggio del Credieuronord da parte di Gianpiero Fiorani, Silvio Berlusconi avrebbe ottenuto la proprietà legale del simbolo del Sole delle alpi.[8]
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