GRILLINI :IL CARO PREZZO PAGATO AL MERCATINO DELLE 'VACCHE PARLAMENTARI'

Il prezzo della mancanza di coerenza si paga in contanti. La lenta fuga di parlamentari del M5S verso la Lega lo conferma. Uno stillicidio di peones senza dignità, col terrore della mancata riconferma, allettati dal fatto di non dover più cedere metà stipendione. Dei poveracci ..(stessa cosa è avvenuta, ma  alcontrario, nel PD con la scissione di Renzi, dove in tanti hanno tirato indietro la gamba per paura di perdere il seggio)  Diverso il caso di Paragone, che non vota, mantenendo la  libertà delle sue idee, molto condivisibili, senza vendersi a qualcuno. La crisi del M5S in ogni caso non cambia, esisteva  al tempo del governo Conte 1, si riconferma col governo Conte2.   Oggi, dopo dieci anni di slogans  ‘Mai col PD’  appare problematico stare col PD..’Non rompete i coglioni’ ? Povero Beppe, ora i coglioni li rompono a te…e così facendo il movimento diventa davvero ‘biodegradabile’. Peccato perché aveva fatto alcune buone leggi, sia con Salvini, che con Zingaretti, ma il popolo grillino non gradisce certi alleati  che sguazzano nella corruzione da sempre.  Si sa bene che  i grillini o non voteranno alle regionali,  in assenza della loro lista, come fatto in Umbria o in piccola parte andrà al voto di protesta con la Lega. Il M5S può stare soltanto da solo, perché troppo diversa è la sua natura rispetto a quella  dei partiti, dalla loro corruzione e dalla loro ambiguità. O opposizione o tentare di prendere tutto, l’assalto al cielo, difficile, ma ..auspicabile.

Finire nel tritello delle alleanze indigeribili, porterà, come avviene oggi, alla fine lenta, ma inesorabile e già avanzata, del movimento,  spinto da Grillo per 2 volte in braccia a gente impresentabile. Peccato, è stato ‘un sacco bello..’ ma ora, purtroppo e irrimediabilmente, non lo è più !! Ce ne faremo una ragione. Il mondo è grande!!