Tempo
di Covid, ovvero , la rapidità con cui
passa la lentezza. Questo concetto
è solo apparentemente un ossimoro .
In realtà è cosa abbastanza seria
e ce ne accorgiamo ogni giorno. La lentezza con la quale il nostro tempo è scandito giorno dopo giorno, è pari alla rapidità con cui tutto cambia davanti
a noi. Il vero problema della nostra
esistenza non è oggi quello di aspettare ‘perché diventeremo migliori’. Sono
sempre di più coloro che oggi scrivono su giornali e libri appena usciti, che in
realtà ne usciremo, nostro malgrado ‘peggiori’. Nostro malgrado, poiché
ciascuno intenderebbe avere un futuro
migliore, e non peggiore di prima. Ma non è solo colpa sua. Ci è capitata una
brutta avventura, grande come una tragedia epocale, basta girarsi indietro e
già si vede in lontananza un mondo che non c’è più. Vediamo che in tanti fanno finta di non
sapere e di non vedere che tutto muta. Lo sport, lo spettacolo, lo stare
insieme, la scuola, l’università, il lavoro , l’odio e l’amore, la preghiera e
la giustizia, non sono già più espressi come
prima. In certi casi non ci sono più. Ogni giorno c’è chi scrive che il
‘vaccino non basterà’, ‘ forse fra un anno o forse più’, che non è affatto sicuro …che..solo il
‘distanziamento’ è il nostro futuro, che la ‘socialità’ ne uscirà stravolta
rispetto a come l’abbiamo intesa fino ad oggi..
Allora, il mondo andrà plasmato di nuovo, come avvenne dopo la
Rivoluzione industriale ? . Già siamo
costretti a ristrutturare la nostra attività pratica e teorica: da ‘materiale’ in ‘virtuale’, perfino i sentimenti non possiamo più affidarli alla
gestualità , ma solo alla ‘trasmissione’ . L’arte si dice, non sarà più il frutto di una complicità creativa fra materialità e
spiritualità, ma solo ‘apparenza’. Resterà
solo un ‘mercato’ virtuale
di concetti?. Forse era già così, ma fino ad ora pochi se ne erano accorti,
ora diventerà la regola. Nessuno pensava fino a poco tempo fa che quella piccola
mostruosa ‘corona’ fosse il ‘talismano’ rovesciato delle nostre colpe, l’emblema dell’entropia, la
conseguenza della corsa al saccheggio della Terra, della violazione della biosfera. Mai come oggi il messaggio implicito
della pandemia era stato chiaro, forte e
drammatico. Avremo tempo per raddrizzare la chiglia di questa nave che affonda?
Chissà. La rapidità con cui stiamo attraversando la nostra lentezza ci
risveglierà?
L'immagine: 'L'Enigma dell'ora' di De Chirico.
L'immagine: 'L'Enigma dell'ora' di De Chirico.
3 commenti:
Meno soldi più poesia
Un limone non diventerà mai una quercia
Si raccoglie quello che si semina diceva il mi nonno
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