Ombrelloni a 5 metri, prenotazione obbligatoria e regole ferree anche per spiagge libere. Balneari: “Distanze inapplicabili, rischio chiusura”
Le misure del Comitato tecnico scientifico e dell'Istituto Superiore di sanità regolano tutte le fasi dell'accesso ai litorali in maniera stringente. Le proteste della associazioni di categoria: "La distanza da mantenere è tra persone e non tra gli oggetti. Crediamo che si possa arrivare a 3 metri tra ombrelloni e 3,5 o anche 4 tra file"
Ombrelloni distanziati di almeno quattro metri e mezzo, niente snack ai chioschi del bar se non si potrà garantire il distanziamento tra i tavoli, prenotazione obbligatorie e regole stringenti anche sulle spiagge libere. Ecco alcune delle misure su cui si sta discutendo in queste ore e inserite, come riportano i quotidiani nel testo di Inail e Istituto superiore di sanità, al vaglio del Comitato tecnico scientifico. Un testo che, stabilite le regole base, affida un ruolo importante alle amministrazioni locali, che dovranno gestire diversi aspetti legati all’estate 2020: dalle modalità di prenotazioni e accesso alle spiagge libere fino ai controlli. Ad oggi sono consentiti solo spostamenti all’interno della stessa regione, ma per capire se si potranno raggiungere mete diverse e più lontane bisognerà monitorare l’andamento della curva epidemica delle prossime settimane. Strategica, a questo scopo, potrebbe essere la diffusione dei test sierologici. Entro il fine settimane il governo dovrà trovare una quadra con i gestori degli stabilimenti balneari che, già nei giorni scorsi, avevano manifestato non poche perplessità. Anche perché non tutti i territori sono uguali e le pur necessarie misure sul distanziamento sociale rischiano di non far quadrare i conti
2 commenti:
vuol dire che si prende il sole all'orcia...come ai vecchi tempi...la spiaggia libera dei valdorciani...e merenda al seguito...
i vorrei la spiaggia mica la caserma-spiaggia coi droni e le multe!!!!andremo all'Orcia!!
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