sabato 30 maggio 2020
Suscita sgomento e incredulità nella cultura italiana la defenestrazione di Enzo Bianchi , il fondatore della Comunità di Bose, uno dei promotori storici del dialogo fra credenti di religioni lontane e diverse. Noi che non siamo religiosi, ascoltando talvolta le sue conferenze, siamo rimasti colpiti dalla sua straordinaria lucidità e dal respiro universale del suo pensiero nel corso di tanti anni. Difficile comprendere le scelte del suo 'allontanamento' da parte del papa di cui era uno dei più motivati ispiratori. Gli uomini di cultura si meravigliano. Se la Chiesa è giunta ad allontanare intellettuali di provata fede e di provato ingegno come Bianchi, a nostro modesto avviso non passa un perido felice...Una vicenda già rivista nel passato che non ha potuto oscurare l'azione di grandi uomini, a prescindere:..
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3 commenti:
per fortuna potrà continuare in altro modo la sua azione straordinaria di insegnamento
anche Don Milani fu messo in castigo.....ma......i suoi detrattori sono stati subito dimenticati. Lui no..
anche Galileo Galilei....ops!
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