mercoledì 31 luglio 2024

Il ricordo della Shoa è lontano o sempre più vicino?

 Gaza e dintorni. Viene da farsi una domanda o due. Secondo voi uno stato che vuole 'trattare' con un altro con cui è in guerra, gli assassina uno dopo l'altro tutti i capi di governo? Quale speranza ha, ammesso che ne abbia, di mandare in porto la trattativa?  Con chi ?Se i Palestinesi avessero assassinato Netanyahu e altri due o tre ministri o generali isareliani, come potrebbero oggi andare a trattare? Con chi ? Per fare cosa ? Se con i missili ti arrivano di notte in camera da letto o in bagno, quale atmosfera di trattativa si può costruire? Dunque se non è bianco è nero. Israele non vuole trattare, vuole solo fare finta, il suo programma è un altro: far fuori più palestinesi possibile e schiavizzare Gaza, senza alcuna intenzione di creare uno Stato palestinese. Dunque la guerra finirà solo quando saranno...finiti i palestinesi, civili, ovviamente, non solo i terroristi di Hamas. Poichè ucciderne 40.000 si chiama pulizia etnica, a essere moderati con le parole.  Pensare che gli attuali israeliani siano culturalmente gli stessi del 1948 o degli scampati alle camere a gas naziste e fasciste non  è più possibile. Ormai dopo 80 anni e più è nata lì una generazione o due di militaristi aaggressivi e sanguinari, di una finta democratura autoritaria a cui fare dei progrom non costa nulla. Nè eticamente nè militarmente. Insomma una cosa che assomiglia vagamente alle autocrazie  russe, o cinesi, o venezuelane dove la vita umana non conta nulla e la persona umana diviene semplice carne da macello.  I tempi cambiano e anche le persone e la Shoa appaiono oggi nell'Occidente, purtroppo, solo un triste ricordo da commemorazioni dovute. Non ci prendiamo ancora in giro...per favore.  (fp)

1 commento:

Anonimo ha detto...

pagliacci insanguinati cavolo macellai di uomini