Salva Milano, il Pd pronto al contrordine: «La legge va cambiata»
Città Crescono i dubbi dei senatori dopo gli appelli degli urbanisti. Fdi verso la bocciatura
Il «contrordine compagni» ancora non è ufficialmente partito dal Nazareno, ma sul contestato ddl «Salva Milano», che inizierà il suo iter al Senato nei prossimi giorni, i dem stanno cambiando idea. Era fine novembre quando il Pd ha votato la norma alla Camera insieme al centrodestra e ai centristi, con alcune defezioni, ma con una sostanziale tenuta del gruppo, mentre M5S e Avs si sono espressi contro, con strascichi di accuse di Giuseppe Conte contro i dem.
La norma, fortemente voluta dal sindaco di Milano Beppe Sala, sta per approdare in commissione Ambiente al Senato, che dovrà fissare una serie di audizioni. Tra gli auditi ci saranno certamente anche alcuni degli urbanisti e intellettuali (circa 140) che a metà dicembre hanno scritto un appello per chiedere ai senatori di non approvare la legge. Tra questi anche Salvatore Settis e Angela Barbanente, presidente della Società italiana degli urbanisti (Siu), che al nostro giornale ha definito il ddl «un forte strumento di pressione in mano ai privati», affermando che «per risolvere i problemi di Milano si mettono a rischio tutte le altre città»
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