Centrosinistra-Pienza : come riconsegnare il governo di Pienza e Monticchiello alla classe dirigente senese e amiatina oggi alla ..frutta..

La 'Primavera pientina deve continuare'..Basta leggere il programma del Centrosinistra di Pienza per capire che l'idea di fondo di questo gruppo dirigente è chiaramente sempre la stessa:  riportare il Comune di Pienza in mano ai 'soliti noti', sotto la tutela di un partito senese oggi  alla frutta... e nell'orbita di una ex comunità montana , un apparato  di politici di mestiere, in cerca di poltrone. Dietro la ricerca di non meglio spiegate 'sinergie' nascondono in realtà la vecchia politica della 'tutela' del 'partito' su tutto, come nulla fosse successo ! Come se la 'tutela' di questo 'partito' non avesse portato Siena  e Provincia alla rovina finanziaria, con una  Fondazione MPS cancellata e senza più risorse ridotta al 2,5% della banca, la presidente Mansi in fuga, la Provincia e Bezzini cacciati e sciolti..  da Renzi. Poi ecco la Valdorcia, che registra una serie di fallimenti molto evidenti: la srl Valdorcia ridotta ad un fantasma, comuni senza finanziamenti MPS in stand-by, dirigenti di partito  disoccupati alla ricerca di incarichi, la tassa di soggiorno ed i fondi Unesco nel mirino di chi è più interessato a 'salvare' Siena capitale mondiale della cultura, che la Valdorcia; una terra eternamente chiamata a portare 'borracce' al capoluogo in crisi di astinenza...da finanziamenti montepaschini. A Pienza e a Monticchiello si è lavorato in questi anni con la Lista Civica in piena autonomia dai partiti,  difendendo a denti stretti gli interessi di queste Comunità, aiutando le sue associazioni, sostenendo le sue tradizioni, impiegando i fondi reperiti con nuove iniziative ( Parcheggi, ecc) in progetti del nostro territorio e collaborando con gli altri Comuni su progetti attentamente valutati dalla nostra amministrazione nella loro effettiva finalità. Niente trippa per 'gatti' insomma a scatola chiusa, la 'regia' deve restare qui, le risorse non si 'socializzano' per via 'politica', fine di una consuetudine fin troppo abusata... Ora, cari cittadini, dovete decidere voi se..a Pienza dovremo continuare così...oppure se preferire che come accadeva  nell' Era Del Cioldolo..  che i nostri destini debbono essere decisi nel  Comune di Abbadia o nella Federazione del PD senese, se la  'panzanella' di Pienza deve essere ordinata al Vivo....se  volete rivedere la 'Pizzica' invece dell' Emporio Letterario..se, come vuole il Centrosinistra di Pienza e i suoi consiglieri comunali, dobbiamo ridurre Piazza  Pio II al silenzio in omaggio alle elucubrazioni degli atei devoti   a cui non piacciono i giovani  a ballare in piazza, a cui non piace il teatro vernacolare, gli spettacoli musicali e il resto. Il ritorno del passato non serve. La 'Primavera pientina' che ha messo in campo per 5 anni tante forze nuove, tanto volontariato disinteressato, portando benessere e allegria per tutti.... deve continuare. Nell'interesse di Pienza e Monticchiello.
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Nella foto la 'panzanella' di... importazione dell'era Del Ciondolo-Petreni