Brescello sciolto per mafia, la dinastia di sinistra dei Coffrini e il condizionamento del clan delle “persone perbene”
Il paese di Peppone e Don Camillo è stato amministrato dal 1985 da Ermes (Pci) e poi dal figlio Marcello (prima assessore all'Urbanistica e poi primo cittadino). Negli anni tanti gli episodi controversi che hanno caratterizzato la cittadina emiliana: nel 1992 uno dei rari omicidi di 'ndrangheta, nel 2003 l'intervista del sindaco "padre" che difende Grande Aracri ("Qui si è comportato bene") e nel 2014 quella del sindaco "figlio" che dice il boss "è educato". Il Pd ne ha chiesto le dimissioni solo nel 2016
6 commenti:
crollano i miti...
la mafia va di moda nei partiti?
Sempre stata al potere in Italia!
LA MAFIA DEI PARTITI!!!! E DEI SINDACATI!!!
Comunque, mettetela come vi pare, ma il bomba è un grande! Con una fava sta rompendo il retto a 55 milioni d'italiani! Tutto ed il contrario di tutto. Diavolo, Acqua Santa e acqua di fonte. Un equilibrista perfetto, scivola delicatamente (ma anche no) in bilico sul filo del rasoio e noi, palle di destra e di sinistra, siamo usati come freno!
mi sento fremere. .. brrrrrrivido! !!
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