sabato 13 agosto 2016

Il Governo delle 'balle' Pil 'gonfiato' 12 volte.Mancano 20 miliardi, pil fermo, sacrifici inutili: Renzi al palo. Le 'riforme' solo per i suoi 'padroni', bastonate al popolo..

Alla fine la verità salta fuori. Renzi? Ha lavorato al Jobs Act solo per togliere sicurezza ai lavoratori per fare un favore ai 'padroni', i suoi 'padroni'. L'Italia è ferma. La 'crescita' e la 'ripartenza'? Tutte balle del Bomba, a settembre con la legge di stabilità una finanziaria lacrime e sangue ci aspetta. Renzi sarà travolto dal referendum e forse..non troverà un altro Napolitano che lo tiene in sella senza l'approvazione del popolo, a cui lui sfugge con folle terrore. Le elezioni oggi lo manderebbero all'opposizione come a Roma e come a Torino. Le 'balle' non fanno farina, i numeri sono impietosi e forse farebbe bene a tornare a Rignano, a pescare nell'Arno e la Boschi ad Arezzo quanto prima... Il falimento del governo ora è chiaro. Sono i dati  ufficiali a certificarlo.Non solo all'altezza,i leopoldini, gente improvvisata, arrogante, dilettanti allo sbaraglio nazionale!!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

con le fandonie di Renzi si va poco lontano..

Anonimo ha detto...

Non gli resta che telefanare a ..Erdogan...per istruzioni..

Anonimo ha detto...

Questo bell’omino a destra si chiama Filippo Sensi. Renzi, che in questa foto aveva 2 anni e 74 chili in meno, lo ha scelto perché accompagnandosi a uno così può sembrare figo persino lui. La storia del prode Sensi è elettrizzante: era vicedirettore di Europa, giornale diretto da Menichini e famoso unicamente per avere avuto più pagine che lettori. Questa esperienza, altamente formativa da un punto di vista masochistico, lo ha ben preparato per l’incarico della vita: lavorare alla corte del Ciambellone. Il ruolo di Sensi, anche noto come “Richelieu di Renzi”, è invero straziante: ogni giorno deve dire che il suo Capo è bello, bravo e persino intelligente. Insomma, una vitaccia.

Sensi esercita però il suo ruolo in maniera sicura e illuminata: twitta ogni istante commenti da Istituto Luce, scomunica chi non è renziano e non disdegna telefonate di fuoco a chi osa invitare in tivù gli indesiderati (lo raccontava anche ieri Freccero a In Onda Estate). Perché vi parlo di quest’uomo sopravvissuto al ruolo usurante di vice-Menichini, che peraltro era un po’ come fare la riserva di Rodrigo Ely nel Ciggiano? Perché Sensi non è solo bello e democratico: è pure bravo. Bravissimo. Anzi un genio.


Paola Zanca, sul Fatto di stamani, racconta un retroscena esaltante. Tutto accade due sere fa. L’avvenente Sensi è a casa sua, si rilassa ma si sente solo perché non ha Renzi accanto, volato nel frattempo a Rio per dare il bacio della morte agli olimpici italici. Non sa che fare e digita un messaggio così riassumibile: “Proviamo a menare Di Battista sul discorso della Libia ricordandogli l’Isis”. Lo invia. A chi? A una chat di fedelissimi, o così crede. E già questo è straordinario, perché dimostra come Sensi abbia una chat attraverso la quale impartisce ordini non solo ai renzini minori tipo Rotta o Picierno, ma verosimilmente pure ai sedicenti giornalisti persino più renzini di lui. Ah, che bel giornalismo libero che abbiamo: vamos.

C’è solo un problema: quel figaccione di Sensi sbaglia chat. Sul serio: manda questo allegro messaggio di love & peace a una chat a cui sono iscritti una quarantina di giornalisti delle agenzie di stampa. Bella figura di merda, giusto? Giusto. A quel punto il magnetico Sensi, dopo interminabili minuti di silenzio, piazza la classica toppa peggiore del buco e scrive più o meno: “Scusate, per errore ho copiato e incollato qui il messaggio di un parlamentare”. Sembra uno scherzo, ma è tutto vero. Ecco: l’Italia è in mano a gente così.

Andrea Scanzi Il Fattoquotidiano

Fabio Pellegrini ha detto...

Le stesse cose accadevano all'Eiar al tempo del Duce..e poi c'era il Minculpop che ammaestrava tutti come scimmiette...prorio come oggi alla Corte di Renzi, un fiorentino buzzurro e sfacciato per quanto appare ignorante dal punto di vista della cultura. Non è un fuori corso, ma l'Università sembra che l'abbia fatta al Cepu.Io sono convinto del fatto che stia costruendo un regime piccolo piccolo, regime perchè fondato non sulla elezione di un presidente da parte del popolo, ma dalla sua imposizione a noi da parte di un ex stalinista divenuto ultraliberale, cosa di per sè naturale (vedi Putin e altri dei paesi dell'est passati da Stalin a Berlusconi..)nella storia italiana ed europea. Credo che stia andando in rovina lentamente, ma siccome ha dietro di lui certi poteri...massonici bancari servizi segreti e altri innominabili..credo che il suo regime fondato non sulla democrazia ma sul nulla, quando si vedrà perduto userà in qualche modo la forza, come già sta facendo alla Rai, nei Giornaloni, nell'esercito e in altri deliziosi consessi di questa disgraziata democrazia chiamata Italia,insomma credo che il suo non sarà un tramonto tranquillo...magari mi sbaglio, ma ricordatevi di quello che oggi c'è scritto qui.

Anonimo ha detto...

erdoganino.................!