Cinquanta migranti che dalla nave Diciotti erano stati trasferiti nel centro di Rocca di Papa si sono allontanati e risultano irreperibili. Un evento che ha fatto scoppiare una polemica a distanza tra il ministero dell’Interno e la Lega, da una parte, e la Caritas dall’altra.
Secondo il Viminale, 6 delle persone arrivate nel porto di Catania a bordo del pattugliatore della Guardia Costiera, e poi trasferite il 31 agosto nel centro di accoglienza alle porte di Roma, hanno fatto perdere le proprie tracce già il primo giorno di trasferimento. A questi si aggiungono 2 eritrei destinati alla Diocesi di Firenze, che se ne sono andati il 2 settembre. Altri 19 non sono rientrati il 3 settembre, mentre per 13 l’allontanamento è stato riscontrato ieri (questi erano in attesa di essere trasferiti in diverse diocesi). “Sono in corso altre verifiche – si legge nella nota diramata dal dicastero – le persone che si sono allontanate si erano limitate a manifestare l’interesse per formalizzare la domanda d’asilo. Tutte erano state identificate con rilievi fotodattiloscopici (erano state prese loro le impronte digitali, ndr) e inserite in un sistema digitale europeo” di identificazione.