p Morgan: “Impennata dello spread è opportunità di investimento. Sostenibilità del debito italiano non in discussione”
“I fondamentali dell’Italia restano buoni, nonostante l’incertezza politica. Per questo, per noi, l’impennata dello spread italiano rappresenta un’opportunità di investimento“. Certo, “il problema numero uno per l’Italia è il debito ma, allo stato attuale, la sua sostenibilità non è in discussione. La variabile chiave sarà la crescita economica e crediamo che le misure messe in atto dal governo possano essere di stimolo per l’economia”. Parola di Nick Gartside, capo della divisione reddito fisso e commodities di Jp Morgan Asset Management, intervistato dal Sole 24 Ore.
Il manager della banca d’affari si dice convinto che oggi “l’incertezza politica sia adeguatamente remunerata“, cioè i rendimenti dei titoli di Stato italiani sono sufficientemente alti da compensare il rischio. Per questo “alcuni dei nostri fondi stanno aumentando l’esposizione in BTp. I problemi dell’Italia sono ben noti ma non si possono trascurare i punti di forza come il surplus della bilancia commerciale e l’avanzo primario”. Non preoccupa eccessivamente la decisione del governo di portare il deficit/pil al 2,4%“: “Tanti governi, a partire da quello americano, stanno facendo deficit spending. E’ una tendenza che andrà ad aumentare per compensare la riduzione dello stimolo monetario”.
Quanto al pericolo che il rialzo dello spread eroda il capitale delle banche, “c’è uno stretto legame tra banche e titoli di Stato, che va monitorato con molta attenzione”, ma secondo Gartside è “improbabile, allo stato attuale, una crisi bancaria perché credo che lo spread Bund-BTp non si attesterà oltre la soglia di allarme dei 400 punti“. Altrettanto improbabile per il manager che ritiene “assai improbabile che il rating dell’Italia scenda a quota ‘junk'”.
2 commenti:
pellegrini, guarda un po cosa dicevano i grillini tuoi amici... dal blogge delle stelle (cadenti...) prima del referendum sulla costituzione. I fatti, accertati dalle cronache giornalistiche (es. Franco Fracassi e Luca Ciarrocca), e mai smentiti. Scrive il quotidiano britannico "Daily Mirror": «Renzi è il Blair italiano non solo nelle intenzioni politiche, ma anche nelle alleanze economiche. Un esempio? La "JPMORGAN". La Costituzione italiana, quella votata dopo la vittoria sul fascismo e la fine della seconda guerra mondiale, quella pensata per impedire una futura svolta autoritaria nel Paese deve essere stravolta, come deciso dal presidente del consiglio Matteo Renzi, recependo i suggerimenti di JPMORGAN.Ora come la mettiamo ???
a maggior ragione !!!! se lo dicono quegli stronzi di Morgan..tuoi amici c'è da crederci no? se lo avesse detto Beppe!!! ora come la mettiamo? mettila come ti piace di più.....hahahahaha
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