Fidarsi è bene , ma non fidarsi è meglio ?

Dicono che il Covid abbia portato allo scoperto ancora una volta una verità nota, ma spesso nascosta: le istituzioni non si fidano di noi e noi non ci fidiamo delle istituzioni. Succede fin dal tempo del Risorgimento 'tradito'.  Scrive Veronica Gentili che il prevalere nei decreti governativi dei verbi 'permettere' e 'consentire', come nel  caso delle 'carceri' e degli istituti rieducativi, la dice lunga sulla aspirazione dello Stato, certe volte, di 'requisire le libertà individuali'. Un vecchio sogno di tutti gli Stati del passato, non si sa se anche del.. presente. Il 'campo semantico' in cui sguazzano i decreti - Conte è quello del pessimismo di un padre che non si fida dei figli. Considerati troppo immaturi, per poter fare  a meno dei gendarmi, come con Pinocchio. Insomma è chiaro che lo Stato italiano non si fida di noi ed è altrettanto chiaro che noi non ci fidiamo dello Stato. Chi lo nega è un perfetto ipocrita e la sua ipocrisia inizia dal commercialista. Scrive la Gentili che ' ciascuno , dando per scontata la malafede dell'altro, si organizza per cercare di imbrogliarlo, convinto che si tratti di 'legittima difesa'. Gendarmi e cittadini potenziali delinquenti si organizzano. La prova? Leggete i giornali.  Dunque il 'controllo dello Stato' addestra i suoi uomini a 'incastrare' il cittadino e lui si 'addestra a 'fregare' lo stato. Abusi contro abusi. E' la storia italiana nata con un abuso antico : la conquista militare del centro-sud italiano da parte del Piemonte e la 'colonizzazione dell'Italia intera. Vecchia storia.  Oggi 'imposizione' ed 'evasione' sono facce della stessa medaglia. Nel caso dei decreti di Conte imposizione e raggiro sono parte della stessa realtà.  Fatta la legge trovato l'inganno.  ( migliaia di fabbriche hanno riaperto in barba ai decreti col silenzio-assenso delle Prefetture del Nord Italia). Qualcuno è intervenuto? No. Solo multe ai podisti. Poi c'è il ' lei non sa chi sono io' dei parlamentari PD beccati a Roma a gozzovigliare nell'attico dalla polizia , sentitisi in diritto di dire ai gendarmi ' ma che volete, i decreti li facciamo noi'. Oppure  i 'commercianti allo stremo di Milano, rimasti senza soldi e puniti con 400 euro di  multa in piazza. In Italia' Stato e cittadini non sono alleati, sono ontologicamente avversari da sempre'. I nostri figli giocano da sempre  a 'Guardie e Ladri', chiedetevi il perchè. Vecchio copione e Conte quando ha fatto i suoi de-cretini ha semplicemente rispettato questa triste 'tradizione'. In Italia lo Stato è e resta il 'nemico',  per il cittadino, del resto le mafie sono  nate così ( ma oggi sono ben altra cosa..) davanti alla burocrazia 'piemontese', che torchiava i popoli  contadini del sud, sottomessi e fucilati dalle camicie rosse di Nino Bixio. Oggi il  Covid ha ancora una volta 'reso chiara l'altra faccia di questa sfiducia incrociata, incarnata in decreti profondamente didascalici. Visto che siamo qui vi consiglio di leggere un'opera di Niccolò Machavelli: ' Come domare i popoli ribelli della Val di Chiana'. Molto interessante.