'Repetita non iuvant' ( Ripetere non giova)

Il PD di Pienza , dopo la sconfitta elettorale di un anno fa, spinto concitatamente da Stefania Lio, fu colto  improvvisamente da un disturbo 'psico-attitudinale ripetitivo' :' l'ansia da prestazione', sindrome tipica di chi, volendo dimostrare a tutti i costi di saper fare grandi cose, finisce per non dormirci la notte, con la conseguenza rituale, di non riuscire  a fare altro che magre figure. Così, più che vere e proprie  interrogazioni, i nostri eroi, spesso si inceppano e non riescono a portare che semplici e  contorte 'domandine' .. Così, tanto per fare un pò più tardi e accontentare il sempre più sparuto gruppetto di amici addetto alla  triste clacque serale.. .Alla fine, per non restare in silenzio, si ridurranno a chiedere al Sindaco, che so io,  'quanto consuma la  sua automobile', o 'che cosa mangia a pranzo', o ai consiglieri  'se amano i  pici all'aglione..o se digeriscono la porchetta' !  L'ultima interrogazione sensazionale è questa. Colti da 'ansia da cantiere', visto che il Comune ne apre uno dopo l'altro, e saputo che presto partiranno i lavori per la realizzazione del camminamento del giro esterno delle mura di Monticchiello, essendo  stati trovati dal Comune i finanziamenti necessari e il resto,   i pidini non hanno trovato di meglio che chiedere al Sindaco quello che lui  e la sua giunta stanno mettendo in opera da tempo : 'nientepopòdimenoche  ' la messa in sicurezza del  camminamento !  Oltretutto già in questo periodo l'esistente è stato adeguamente ripulito in attesa dei lavori..Ma il ' sentimento di spiazzamento' del PD  e della sua volenterosa capogruppo è tale che, colti ad un tempo dalla solita ' ansia da prestazione', non hanno trovato di meglio che placarla, intervenendo sulla stessa cosa ( privi di senso dell'umorismo quale essi si mostrano) . Insomma, come chiedere di correre veloce, a uno che già sta facendo i 100 metri piani !.  O di mangiare subito a uno che ha appena finito la cena. La mancanza di fantasia gioca brutti scherzi.. E'  pure vero che, come scrive il saggio romano, ' Repetita iuvant'... ma, come scrisse Cesare Pavese, alla fine ' lavorare stanca', specialmente quando i risultati sono disperatamente 'vani e inutili ! '