lunedì 15 luglio 2024

"CUI PRODEST SCELUS, IS FECIT"

M40 fucile americano con telescopio 

 Cui prodest? ( "a chi giova?"), è una espressione latina utilizzata come elemento retorico per chiedersi chi sia l'effettivo beneficiario di un crimine.


La locuzione fu usata da Marco Tullio Cicerone nella orazione Pro Milone

Le stesse parole vengono dette da Medea nella tragedia di Seneca, che  afferma: "cui prodest scelus, is fecit", cioè "colui a cui il crimine porta vantaggi, ne è l'autore".

Il concetto è usato dalle polizie per la scoperta del movente e costituisce un indizio nell'individuazione del colpevole.La frase è inoltre impiegata sempre nei commenti politici e nel linguaggio quotidiano. 

I Romani non sbagliavano quasi mai e la loro civiltà giuridica ha influenzato quella di tutto il mondo civile. Ogni volta che accade qualche dramma 'americano' con 'spari' ai presidenti e ai leaders, cosa assai frequente, alla lunga si è capito la natura del crimine. Difficile stabilire oggi il perchè Trump è stato oggetto di un attentato finito 'bene', ma il 'cui prodest' latino ci lascia qualche punto interrogativo. Gli americani si intendono molto di armi di precisione oggi ormai quasi telecomandate. Chi vivrà vedrà

1 commento:

Anonimo ha detto...

prodest a TRump