lunedì 8 luglio 2024

I 'Grandi Statisti' ? Si, da dimenticare..

 Da un pò di tempo in qua, chissà perchè, è presa la smania alla 'politica' di celebrare improvvisamente i nomi dei cosiddetti Statisti.   A parte il fatto che per il vocabolario 'statista' è comunque una persona che per un certo periodo della sua vita occupa un ruolo politico dello Stato, pertanto gli statisti sono centinaia nella storia di ogni Paese. Ma recentemente, quasi per sdoganare o rivalutare personaggi particolarmente invisi alla maggior parte della popolazione, per reati clamorosi e imperdonabili, vista anche la fine che hanno fatto, si è assistito a intitolazione di piazze e vie e parchi e convegni a gente come ( prendete nota) Mussolini, Almirante, Craxi, quasi fossero i nuovi Garibaldi, Cavour o Mazzini, i padri della patria italiana. Ora tanto per non restare nel generico, vorremmo ribadire alcuni fatti. Mussolini ha governato l' Italia, ma a prezzo di una sanguinosa e ingiustificata guerra civile squadristica che ha causato migliaia di morti ammazzati. Ha 'abolito'la democrazia, ha spinto al macello milioni di soldati e alle camere a gas migliaia di ebrei italiani collaborando strettamente con Hitler. Dunque perchè sarebbe stato un 'grande statista' ?  Craxi fu un uomo politico finito sotto indagine  per il sistema di tangenti cui aveva dato vita, fuggito all'estero per questo e mai più tornato in Italia per eviatare i giudici, dopo avere creato un popolo di 'nani e ballerine', che lo omaggiavano ovunque. Perchè allora considerarlo un Grande Statista ? Almirante poi, un repubblichino mai pentito, implicato nella fucilazione di antifascisti, minatori e contadini, fondatore di un partito che inneggia ancora con la Fiamma al culto del' Martire Benito', per quale ragione dovrebbe essre oggi considerato uno statista 'patriota' ? Viene da pensare che il 'male assoluto' oggi sia tornato di moda e che così,  come ieri bande di 'arditi' andavano in giro uccidendo innocenti, esaltando la 'Morte' , oggi altrettante bande di giovinastri provino piacere nell'esaltare le 'imprese' di dittatori autori di stermini e di persecuzioni inenarrabili o anche di sistematiche ruberie ai fondi dello Stato democratico. Io vorrei aggiungere a costoro anche un personaggio come Togliatti, che fu uno dei complici di Stalin nella esecuzione di migliaia di assassinii di comunisti e di contadini russi e che una volta tornato in Italia, dopo avere sulla coscienza anche la morte di Gramsci, è passato come un padre della Patria e per alcuni lo è ancora. Voltata pagina sul Novecento, non sarebbe più sano e giusto guardare al futuro facendo tesoro degli errorì tragici commessi, distinguendo almeno fra valori autentici e  sporchi, omicidi ? Le nostre piazze e le nostre strade potrebbero anche essere intitolate al nome di semplici protagonisti di 'imprese' pacifiche, sociali e culturali. Di elogi degli 'statisti', ormai, abbiamo pieni i i c,,,,,, e i cestini della spazzatura. (fp)




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