A fil di rete di Aldo Grasso
Il ciclismo, uno degli sport più belli in assoluto da vedere in tv
O fai polvere o mangi polvere. Tadej Pogacar fa polvere, gli altri, compreso il
magnifico Tom Pidcock, mangiano la polvere, quella delle crete senesi. «Mangiare la
polvere» è espressione antica, in disuso da quando le strade sono asfaltate: alludeva
alla scia di polvere sollevata dal passaggio di un corridore in una gara; chi gli era alle
spalle non poteva evitare di respirarla.
Fra poco tornerò sulla polvere, non prima però di affermare che il ciclismo, con
questi campioni che oggi si ritrova, sta tornando ai fasti di una volta e che è uno
degli sport più belli da vedere in televisione. Sabato pomeriggio, Rai 2 ed Eurosport
proponevano la «Strade Bianche», una corsa che meriterebbe l’appellativo di
«monumento» perché lo sterrato, e quello sterrato lasciato lì a disegnare striature di
bianco nel verde delle colline toscane, è epica del ciclismo.
Tadej Pogacar ha dovuto faticare non poco per vincere la «Strade Bianche», la sua
terza «Strade Bianche»: dal prossimo anno, avrà un settore con il suo nome, come
Fabian Cancellara, l’unico con lui e prima di lui ad aver vinto tre volte la corsa degli
sterrati toscani. A un certo punto, sull’asfalto, Tadej è caduto malamente, si è
rialzato, la tuta lacerata in più punti, non più bianca e iridata ma a chiazze di rosso
sangue.
Seguire la corsa dall’inizio è come andare a teatro: aspetti solo il momento in cui
Tadej reciti il suo «essere o non essere», il monologo ogni volta diverso ma già
scritto sul copione. Questa volta è toccato a Tom Pidcock il ruolo di antagonista, ma
sul Colle Pinzuto è bastato uno «strappo»: l’inglese ha accusato il colpo e lasciato
qualche metro allo sloveno. Metro incolmabile.
Mancavano 18 km all’arrivo. Tadej Pogacar solo ma avvolto dalla polvere. Questo è
un problema che gli organizzatori dovranno affrontare: la moto delle riprese stava
prudentemente di dietro. Davanti ce n’era una di un fotografo che sollevava un
polverone incredibile: serviva solo a fendere una folla straripante, in delirio, ma
forse ci sono altri modi per proteggere i corridori. Per qualche fotografia in più, il
campione del mondo mangiava la polvere, sia pure polvere di stelle.
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