Uniti per 'ripartire'.

Una gaffe  dopo l 'altra, il Centrosinistra di Pienza  si inabissa lentamente, ed emerge chiaramente la bassa caratura politica e culturale della compagine amministrativa. Finito l'effetto 'novità' di una candidatura 'per caso', ora mostra sempre di più la corda di una improvvisazione senza prospettive. Riempire il vuoto di proposte, di idee, solo con una cortina fumogena di chacchiere  da intrattenimento, stancherebbe anche il 'supporter' più appassionato. Il Covid ha fatto il resto. Se ha spento l'opposizione al Governo, figuramoci le opposizioni nei Comuni, dove fra lockdown e consigli comunali a remoto difficili da seguire, le filastrocche di minoranza, nel nostro caso della capogruppo del PD, sono  diventate come le fiabe raccontate al telefono: conciliano solo il sonno. Dunque si registra oggi solo questo : il calo degli  ascolti di una 'minoranza' in crisi, e la 'visibilità' crescente dei cantieri, dei lavori, delle iniziative della Maggioranza, alle prese con la 'ripartenza' di una strana estate che lentamente si appresta a richiamare il turismo di sempre. Insomma vince la cultura del 'fare' , del 'costruire', del tenere duro 'nei momenti difficili'. Undici anni non sono passati invano. L'esperienza e l'unità  granitica della Lista Civica fanno ormai  la ' grande differenza'  ! Il peggio sta pian piano passando, il futuro migliore verrà.