mercoledì 28 agosto 2024

Il restauro del 'Vittoriale avviato oggi, un monumento alla 'retorica' mai amato dagli italiani


  Il complesso architettonico immaginato nel 1878 per ricordare Vittorio Emanuele II e celebrare attraverso la memoria del re il processo risorgimentale –, non ha mai riscosso un grande successo popolare. Conosciuto familiarmente anche come «macchina da scrivere» o «torta nuziale» (e pensare che in origine doveva chiamarsi Emanuelium…), ci fu anche chi – dopo l’inaugurazione del 1911 – lo definì «un pasticcio classico e barocco» nonché un «enorme pisciatoio di lusso che abbraccia dentro i suoi colonnati un pompiere indorato e una moltitudine di statue banali fino all’imbecillità». Si potrebbe obiettare che le critiche alla bruttezza estetica – come quelle qui riportate dello scrittore e poeta Giovanni Papini, accodatosi al giudizio del movimento Futurista, che considerava il Vittoriano un’opera «passatista», non dovrebbero inficiarne il valore simbolico. Tuttavia, anche da questo punto di vista la storia del monumento non è priva di contraddizioni. Il suo restauro non è stato salutato dall'entusiasmo popolare.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Spendeteli meglio coglioni!!!

la zia ha detto...

Un monumento alla GUERRA odiata dal popolo. Viva l'Ara Pacis !

Anonimo ha detto...

UN ricordo dell'inutile macello della Prima guerra mondiale imposto ai poveri