Pochi in Italia possono vantare un dolce 'istituzionale' come il Panforte, detto un tempo Panpepato o anche Pancristo. Il primo documento scritto che ci parla di questo antico prodotto è infatti del 1205 presso il Monastero di Fontebecci dove i censuari erano tenuti a portare alle monache panes pepatos et melatos. Ma a Siena era comune usanza portare questo dolce all'estero nel corso della ambascerie della Repubblica in dono ai sovrani. Gli ambasciatori senesi insomma erano sempre ben forniti di panpepato e di birricuocoli da offrire a ospiti illustri per tenerli ..' a bocca dolce' nel corso di complicate vicende politiche. Gli elementi di cui si componeva allora erano le mandorle, il miele e i chiodi di garofano, ingredienti base a cui si aggiungevano altra frutta secca che era disponibile, Di questi ingredienti parla anche Dante Alighieri nella sua Commedia, quando nell' Inferno incontra il senese Niccolò de Salimbeni. Più tardi nel Libro dei conti correnti' dell'Ospedale della Scala di Siena nel 1442 si annota la spesa sostenuta per regalare a Papa Eugenio presente a Siena il dolce senese contenuto in una scatola dipinta. Fino ad oggi il Panforte non ha mai cessato di essere il dolce principe da esibire e donare nelle grandi occasioni, fino a quando è divenuto un dolce tradizionale in tutte le famiglie nelle campagne ma anche nelle città. A Pienza infatti nei secoli passati come testimionia Pio II nei suoi Commentari, era coltivata una grande quantità di mandorli dai prodotti dei quali erano preparati dolci come i Ricciarelli, il Serpe e soprattutto il Panpepato. Oggi la tradizione è ripresa su vasta scala e si è diffusa in tutta Italia. Ma il Panforte è nato e si è diffuso a partire da QUI. Di questo prodotto con la festa del Torneo in Piazza giocato oggi a PIenza si è tornati dopo tanti anni a riportare l'immagine del prezioso dolce natailzio agli onori della cronaca. Dunque buon Natale col Panforte a tutti !!! ( Ass. Gioco antico del Panforte a Pienza)
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