venerdì 27 dicembre 2024

Intelligenza artificiale ? Viva il Dubbio ..


 
Si chiama intelligenza artificiale ma George Orwell  l'avrebbe chiamata 'Kontrollo universale'. Viviamo solo di impressioni, di conferenze, di articoli sulla stampa specializzata e non, ma  anche la perfetta conferenza tenuta a Pienza dal Prof. Vestri, che ci è piaciuta molto, non ha avuto il potere di tranquillizzarci, anche se non era certo questo l'obiettivo della lezione. Fatti salvi certi risultati conseguiti sul piano della diagnostica e forse anche della ricerca scientifica dall'intelligenzza artificiale,  suscitano tuttavia perplessità i  nuovi poteri di indagine e di controllo sulla persona, cosa di per sè alquanto allarmante. Intanto occorre ricordare che in tutti i campi la scienza non è mai stata neutrale, sia in campo tecnico e scientifico che in campo umanistico. Pertanto alla fine è sempre il cervello  umano che decide il 'come' utilizzare lo 'strumento' e il 'quanto'. Proviamo ad immaginare l'utilizzo dell' intelligenza artificiale nei paesi a governo autocratico e nei paesi a tradizione liberal-democratica. Non sarà certo la stessa cosa, visto che, poniamo, fra la Russia di oggi e l'Inghilterra attuale non possiamo  dire che l' intelligenza umana funzioni allo stesso modo, all'interno dei palazzi del potere! E infatti si vedono i risultati !! Proviamo ad immaginare, già la vediamo, la cosiddetta intelligenza artificiale impiegata nel paese di Putin nell'attività bellica o dagli americani nella loro politica militare. Non ci sembra che l'intelligenza artificiale, per quanto laudatissima, sia ancora capace di elaborare, ad esempio, il tabù della guerra. Una cosa apparentemente necessaria e salvifica e neppure troppo complicata da capire, ma assurdamente oggi 'impossibile' nella società globale. Qui la 'belva' umana tira dritto per la sua strada infernale, imposta da pochi autocrati ai più innocenti e indifesi. Ma anche in campo umanistico le cose non sono tranquille. L' idea della storiografia come scienza appare già oggi messa in discussione. Gli archivi, i giacimenti culturali, sono nati in un tempo preciso, selezionati da una classe dirigente orientata politicamente e culturalmente, in base alle convinzioni dominanti. Pertanto già  oggi dobbiamo prendere atto del fatto che niente è 'neutrale' e che la neutralità scientifica non è mai esistita. Provate ad entrare in un archivio storico della Russia o della Cina e vediamo quale scienza sia possibile esperire tramite l'intelligenza artificiale.Anche in Italia può accadere in maniera meno drastica la stessa cosa, poichè ogni epoca ha vissuto secondo la sua ideologia  politico-culturale. Se l'intelligenza artificiale potrà migliorare la ricerca archivistica e le sue indagini dal punto di vista tecnico, non vi sono dubbi che sotto il profilo storico-politico non possa migliorare la qualità delle ricerche. Infatti a guidare l' intelligenza artificiale, a meno che non siano chiamati gli alieni, sarà sempre la mente umana (  fortunatamente ? ) e a delineare la filosofia della ricerca. O no?  Questa breve nota afferma solo la necessità  del 'Dubbio', naturalmente e il suo eterno valore, un bene che nella mente umana ha sempre prodotto 'resistenza' al dogmatismo di ogni epoca e di ogni natura. Dunque la domanda finale è questa: riusciranno i nostri eroi 'artificiali' a salvaguardare e a non limitare la libertà di pensiero della persona umana? Ai posteri l'ardua sentenza !  ( fp)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

rassegnamoci comandano sempre loro...

Anonimo ha detto...

con l'uso della Chat GPT la scuola è inutile , ci si può laureare anche se analfabeti....fanno tutto loro...che robbetta !