lunedì 12 maggio 2014

Pienza in mano a chi ha massacrato il Monte dei Paschi ?

Affideresti la tua casa a chi ha distrutto la Fondazione e messo in crisi il Monte dei Paschi di Siena? Il
 Comune è la nostra casa. Come dimostrano i fatti di Siena ma anche dell' Expò di Milano oggi, politica vuol dire affari e tangenti e corruzione. Meglio se i cittadini si organizzano da soli come a Pienza, dove 5 anni di amministrazione pulita ha prodotto lavori, risparmi, bilancio in attivo. CHI FA DA SE' FA PER TRE !!!

11 commenti:

Anonimo ha detto...

aiuto!!

Anonimo ha detto...

aiuto!!

Anonimo ha detto...

aiuto!!

Emigrato ha detto...

Dispiace dirlo: ma la differenza fra politica e (sana) AMMINISTRAZIONE è sempre più marcata.

E dispiace ancora di più che a TRADIRE sia stato un partito che si è sempre dichiarato "del popolo": siete peggio di Priebke siete!

Anonimo ha detto...

Negli altri comuni tutti i sinistri lamentano la difficile reperibilità di fondi e ci giustificano i mancati o rincarati servizi ( ovviamente dietro precisa domanda ) ... come se chi ha smesso di erogare faccia parte di altra razza...

Anonimo ha detto...

io al partito non gli darei nemmeno i noccioli delle pesche...ingollerebbero anco quelli!!dalla fame che cianno!!

Anonimo ha detto...

Nalla PIazza..non ci sono funzionari da stipendiare!! SIAMO TUTTI VOLONTARI!!!!

DA DAGOSPIA 1 ha detto...

IL MODELLO SIENA HA FATTO CRAC - DA BANCA MPS AI CLUB DEL CALCIO E DEL BASKET PASSANDO PER L’UNIVERSITA’: LA CRISI A 360 GRADI DELLA ROCCAFORTE ROSSA

Un’indagine della Gdf ha portato all’arresto dell’ex presidente della MensSana, Ferdinando Minucci. Grane anche all’Asl di Siena, dove le indagini hanno accertata un buco di 10 milioni su cui la Procura di Firenze ha aperto un’inchiesta. E il Siena calcio presieduto da Mezzaroma ha sfiorato il fallimento trovando un accordo con i creditori...

Il «groviglio armonioso» di poteri (banca, partito, città) si è tramutato, come teme­va qualcuno, in «groviglio bitu­minoso ». Da città modello, ric­ca, autarchica -con la quarta ban­ca nazionale tra le mura di casa- a esempio negati­vo di intreccio tra politica e affari. La roccaforte (rossa) si sgreto­la e i pezzi frana­no uno dopo l'al­tro.

«Non rubere­te anche nostra fe­de » scrivono i tifo­si del Mens Sana Siena, la squadra di basket cittadi­na, sullo striscio­ne srotolato da­vanti a Rocca Sa­limbeni, sede del Monte dei Paschi. Anche loro, a cascata dopo i guai della banca, stanno andando a rotoli. La società è in liquidazione da febbraio, dopo che i soci non hanno approvato un bilancio in perdita per 5,4 milioni di euro.

Non basta, perché un'indagine della Gdf ha portato all'arresto dell'ex presidente della MensSana, Ferdinando Minucci, per «attività di frode fiscale finalizzate al pagamento in nero a noti campioni della società sportiva ». Il club senese non potrà iscriversi al prossimo campionato, e rischia di vedersi revocati gli scudetti vinti. Il Mps c'entra anche col default della pallacanestro a Siena, come in tutto.

La banca, sotto la guida di Giuseppe Mussari, l'ex presidente indagato, grande tifoso della Mens Sana, ha riempito di soldi le casse del club, qualcosa come 100 milioni di euro in sette anni, coprendo di fatto le spalle ai vertici del club per le spericolate operazioni che hanno portato la squadra alla bancarotta. Proprio quel «sistema Mens Sana» (8 scudetti) che Walter Veltroni, da segretario del Pd, celebrava come modello da seguire, scherzando in pubblico con Mussari sulle sue «gufate» in occasione delle partite con la Virtus Roma. Il groviglio bituminoso.

Per la banca Mps, alle prese con un aumento di capitale per risalire dal baratro, i pm hanno chiesto l'archiviazione dell'indagine per responsabilità oggettiva. Resta in piedi quella sui suoi ex vertici, Mussari e Vigni(ex direttore generale), che nella scellerata acquisizione di Antonveneta ad un prezzo fuori mercato avrebbero agito, scrivono i magistrati, in base ad «interessi e sollecitazioni esterne alla banca, e ascrivibili in prima battuta al panorama politico locale e nazionale».
Per soddisfare cioè il partito di riferimento dei top manager Mps, il Pd. Quel groviglio nefasto che ha affossato anche i conti di un'altra istituzione cittadina,l'Università (colonizzata dal partito: dall'ex ministro Luigi Berlinguer alla moglie di D'Alema).

DA DAGOSPIA 2 ha detto...

L'Ateneo ha accumulato perdite per 200 milioni di euro, un crack - anche qui coperto in passato dalle generose maniche di Mps- su cui indaga la magistratura, che l'anno scorso ha rinviato a giudizio 14 persone, tra cui due ex rettori, direttori amministrativi e i revisori dei conti. Secondo l'accusa gli indagati avrebbero «gonfiato bilanci per far apparire sano lo stato di salute dell'istituzione contabilizzando residui attivi inesistenti per decine di milioni». Giochi di prestigio molto simili a quelli avvenuti in Mps, e nel club di basket finanziato da Mps. Un groviglio criminoso.
I tentacoli arrivano ovunque a Siena. È finita al vaglio della Corte dei conti la relazione dell'ex commissario comunale (la giunta si era sciolta nel 2012) che quantificava in 16 milioni il rosso delle casse del Comune di Siena, che si aggiungono a 300 milioni di debiti pregressi, malgrado i 230 milioni pompati nell'ultimo decennio dalla Fondazione Mps.

Grane anche all'Asl di Siena, dove le indagini hanno accertata un buco di 10 milioni di euro (anche se si sospetta sia più profondo) e su cui la Procura di Firenze ha aperto un'inchiesta, che ha toccato anche l'ex direttore generale dell'azienda sanitaria senese, Laura Benedetto. Moglie del governatore Pd della Toscana, Enrico Rossi (ex assessore regionale alla Sanità).
E il Siena calcio? Il club è in profonda crisi e ha sfiorato il fallimento trovando un accordo con i creditori (a febbraio i debiti ammontavano a 1,5 milioni di euro, e il presidente Massimo Mezzaroma è pronto a vendere. In altri tempi sarebbe intervenuta Mps, ma ora le cose sono cambiate, come ha spiegato il sindaco Pd (renziano) Bruno Valentini: «Mps ha le mani legate perché è sotto finanziamento governativo e sta facendo fronte all'aumento di capitale».

Nel frattempo è partita la spending review del Siena. I calciatori pranzano a casa e vanno allo stadio con la propria auto. Aboliti anche alberghi e ritiri, per evitare il crack che incombe su tutte le antiche e gloriose istituzioni di Siena, feudo di partito. Il groviglio fallimentare.

Anonimo ha detto...

Se avessero Pienza..la ridurrebbero come Siena !!

Anonimo ha detto...

Hanno fatto più danni della peste......