Ascoltatori in uscita, prodotti “antichi” o “nuovi ma senz’anima”. Mancano le idee, ma anche gli editori che ci credono e i volti all’altezza della sfida. E poi, c’è la concorrenza
C’è chi vede la tv ormai definitivamente condannata a un declino e chi aspetta un futuro luminoso. Alla fine, però, i dati elaborati dallo Studio Frasi, che confrontano il 2025 e il 2024, rivelano un’incompatibilità tra domanda e offerta: il calo del 7,7 per cento degli ascolti nel giorno medio e del 7 per cento in prima serata, con una ferita particolarmente dolorosa per l’informazione, sono un indicatore da non ignorare. Anche perché coinvolge tanto la Rai quanto le emittenti private.
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