venerdì 1 agosto 2025

Lo stalinismo che continua

 Chi di noi giovani di un tempo ( il 68'..) ha fatto a lungo attività politica non ha mai simpatizzato ed ha temuto l'Unione Sovietica, stato da sempre profondamente autoritario, antidemocratico, nemico della libertà. Quello che teneva distanti noi giovani della 'nuova sinistra' dal PCI a lungo biecamente filosovietico era proprio questo. Come scriveva il giornalista e scrittore polacco pacifista amico di Tiziano Terzani,  Ryszard  Kapuscinski ',  " la Russia non ha mai prodotto nulla di buono, solo carriarmati e filo spinato e galere, nessuna capacità produttiva che non fosse militare".. E' sempre stato così dall'invasione dell'Ungheria lodata e cantata da una figura ambigua come quella di Giorgio Napolitano e della Cecoslovacchia di Dubcek, all'erezione del Muro di Berlino, alla dura repressione del dissenso, l'Unione Sovietica non ha mai affascinato la gioventù sessantottina italiana ed europea .Anche gli intellettuali  antifascisti e di sinistra del dopoguerra da Calvino a Vittorini presero presto le distanze da Togliatti, il più stretto collaboratore di Stalin e dai compagni stalinisti, lontani anni luce da una concezione democratica della sinistra. L'espulsione dei comunisti  del Manifesto dal PCI ne fu una conferma evidente. Oggi ancora una volta si fa chiara e lampante la natura di quella 'inciviltà' politica e la continuità a lungo tenuta nascosta fra Stalin, il Kgb e i Lager sovietici, è incarnata oggi non solo simbolicamente da un criminale politico come Putin e i suoi complici.  La barbara concezione della politica sovietica non è morta e di questa oggi siamo costretti a guardarci bene ancora una volta. La libertà dell'Europa democratica è in grave pericolo. Lo stalinismo è in mezzo a noi, ieri come oggi e porta solo morte e distruzione delle libertà democratiche. L'Ucraina dove Stalin ordinò la deportazione e la morte per fame di 6 milioni di contadini ne fu la tragica testimonianza, là dove Putin oggi compie la stessa operazione di morte  Chi ha orecchie intenda !
























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