Ieri sera una giornalista americana ospite della Gruber ha
elogiato il sistema sanitario italiano che - ha specificato - cura sempre
‘tutti’ in ogni emergenza’, senza discriminazioni’ con umanità. Noi sappiamo
quanto questo sistema sia oggi deficitario, a causa dei tagli indiscriminati
che hanno depauperato la sua
potenzialità, oggi ridotta al minimo in questa emergenza, tagli di cui i vari
governi nazionali e regionali succedutisi sono i principali responsabili . Ora
la giornalista intervistata ha anche detto che quella italiana è la prima
esperienza vissuta da un paese democratico occidentale in questa epoca, di
fronte ad una grande emergenza sanitaria, un’esperienza drammatica, i cui dati raccolti sugli effetti
e sulle scelte compiute, vengono messi oggi a disposizione di tutti. A differenza di quanto accaduto in Cina, dove
informazione, verità, scelte politiche e sanitarie vengono compiute al buio,
senza alcun dibattito pubblico e senza dare alcuna informazione, al coperto di
un decisionismo tipico di un regime .
Ma la giornalista ha detto preoccupata anche un’altra cosa:
che nella ‘grande democrazia americana’ vi sono oggi 28 milioni di poveri che
vivono chiusi in alloggi piccoli e di fortuna e senza i soldi per pagarsi un
tampone , senza i mezzi per permettersi un’assicurazione, quindi senza
possibilità di curarsi in alcun luogo. Questo, in presenza di un contagio di
massa ‘veloce’ come il Corona virus, potrebbe determinare laggiù una strage di
milioni di morti. Non si sa come l’America affronterà questo problema.
Dunque, di fronte a questi tre ‘sistemi’ sanitari , di cui stiamo verificando il funzionamento (quello
proprio del welfare italiano, quello
iperliberista americano e quello ‘chiuso’ di un regime autoritario) non possiamo disconoscere il fatto che il
nostro sia, senza dubbio, almeno quello PIU’ UMANO.
Ricordo che molto tempo fa un mio carissimo amico, Don Ivo
Petri, un giorno mi disse: ‘ Vedi, secondo me, il fatto che Dio esiste lo
dimostra il fatto che la Chiesa è ancora in piedi dopo 2000 anni, nonostante
che noi preti abbiamo fatto di tutto per distruggerla’. Ecco io credo che si
potrebbe pensare la stessa cosa dell’ Italia . Parafrasando il caro Don Ivo e la sua
intelligente ironia, potremmo dire che ‘La nostra democrazia zoppa è ancora
viva, dopo 70 anni, nonostante che in tanti abbiano fatto di tutto per
distruggerla’, viva solo grazie alla sua gente.
Lo dimostra la
generosità e la passione con cui in questi giorni il popolo italiano, messa da
parte ogni polemica politica ( rimasta solo nel
balbettio inascoltato di qualche partito), si è impegnato e si sta impegnando
unito di fronte a questa pandemia drammatica, per fronteggiarla, senza cercare divisioni o polemiche inutili. Questa è una parziale, ma sicura verità che ci
dà coraggio e la certezza di farcela.
4 commenti:
grande nostro..Tato...
Ricordiamo con piacere che oggi l'attività della Ass. Stefano Tuscano e della Biblioteca Comunale deve molto al lascito 'alla cultura pientina' di Don Ivo, che non dimentichiamo mai
Oggi una maratoneta solitaria professionista e autorizzata dalla Federazone in allenamento è stata aggredita e insultata come causa del Virus... i e lei ha dovuto smettere di allenarsi, il suo lavoro. Una cosa vergognosa, che ci ha ricordato il processo all' untore, il barbiere Mora ritrovato dal Manzoni in un archivio a Milano. Tante cose di questi giorni fanno onore all'Italia e agli italiani, altre invece sono solo dimostrazione di bassa civiltà.
coloro che fanno sport ed hanno uno stile di vita sano hanno maggiori difese immunitarie e sono meno colpiti dalle malattie e dunque pesano meno sulla sanità italiana, dunque favoriscono obiettivamente la lotta al virus...ma non tutti ci arrivano a capire.. questo e sono ottenebrati dal pregiudzio. Guariremo del virus, ma non dall' ignoranza in questo povero paese
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