È il “No Meloni Day”, la prima data di mobilitazione studentesca nazionale di questo autunno e la prima da quando si è insediato il governo di centrodestra. «Ora decidiamo noi» è lo slogan impresso sugli striscioni che aprono i cortei sparsi per tutte le piazze d’Italia, da Roma a Milano, da Bari a Torino.
Per la Rete degli Studenti Medi e l'Unione degli Universitari sarà una giornata di mobilitazione ampia e plurale. «Sono previsti in piazza più di 100mila studenti e studentesse in tutto il Paese e alle manifestazioni organizzate dei due sindacati studenteschi aderiscono anche collettivi, associazioni e molte realtà studentesche in tutta Italia».
«Scendiamo in piazza rivendicando i 5 pilastri della scuola», dichiara Alice Beccari, dell'Unione Degli Studenti UDS. «Una legge nazionale sul diritto allo studio, la sostituzione dei PCTO con l'istruzione integrata, salute e sicurezza per un edilizia sicura ed educante e per la garanzia del benessere psicologico, maggiore rappresentanza studentesca e la riforma dello statuto perché maggiori diritti siano garantiti»
Gli studenti vogliono lanciare un messaggio al Governo Meloni, al ministro Valditara e alla ministra Bernini: sono pronti a difendere il Diritto allo Studio e vogliono costruire una scuola e un Paese diverso. Oggi 18 novembre, manifestano in tutte le città per portare le loro rivendicazioni.