Archiviate le polemiche (strumentali) su un presunto “prelievo forzoso” inserito nella delega fiscale, il governo Meloni procede sulla strada del rafforzamento della riscossione delle imposte. Scelta probabilmente difficile da digerire per le frange della maggioranza sempre pronte a invocare nuovi condoni e paci fiscali. Ma tant’è: all’articolo 23 della più recente bozza della manovra – ancora attesa in Parlamento a otto giorni dal cdm che l’ha varata – compare una norma da tempo sollecitata da Agenzia delle Entrate Riscossione. Titolo: “Accesso alle informazioni e pignoramento telematico dei conti correnti”. In breve, l’AdER avrà accesso diretto alle informazioni sulle somme presenti sui conti di un contribuente debitore in modo da procedere poi a ragion veduta (e non al buio) all’eventuale invio alla banca di un ordine di pagamento.