martedì 28 febbraio 2017

Si spacca il PD : 2 nuovi simboli alle elezioni ?


La scissione


Domani saranno pubblicati i risultati finali del sondaggio del Blog sulla 'scissione' PD-DP nel Comune di Pienza.


OGGI per ricordare Mario Luzi a Pienza,


Bagno Vignoni: dopo 50 anni cambia proprietario lo storico Hotel Posta Marcucci, ceduto ad un gruppo trentino.


Politici ipocriti per uno Stato senza dignità e senza pietà: l'Italia


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Fabiano Antoniani, conosciuto come dj Fabo ha scelto il suicidio assistito. Lontano dall’Italia. Nel suo ultimo messaggio audio i ringraziamenti a chi lo ha accompagnato nel suo ultimo viaggio, Marco Cappato. Fabo aveva 40 anni e dal 2014, dopo un incidente stradale, era cieco e tetraplegico. Reazioni politiche? Ora ci sono tutti: capigruppo parlamentari, ordini di medici, sindaci, giornali e perfino telegiornali. “Subito la discussione”, “E’ il momento di una legge”. Prima il silenzio era perfetto (articolo di Diego Pretini). Le parole di Fabo e dei pochi che l’hanno sostenuto rimbalzavano sul muro e tornavano indietro, dove nessuno poteva più sentirle
 di F. Q

lunedì 27 febbraio 2017

Aboliamo i vitalizi mascherati, Privilegio Medioevale dei Parlamentari, uno schiaffo ai comuni mortali...

Rinunciare all’assegno pensionistico nel caso in cui scatti a settembre? Da quanto abbiamo capito è irrinunciabile. Posso prendere un impegno per il 2050: sono pronto a devolverla. Ma l’obiettivo è far saltare subito i vitalizi a tutti”. Ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, è il vicepresidente della Camera dei deputati, Luigi Di Maio a rilanciare la proposta del Movimento 5 Stelle per abolire definitivamente, con una semplice delibera degli uffici di presidenza di Camera e Senato invece di una legge, quelli che il M5S definisce come “vitalizi mascherati“. Si tratta della pensione che i parlamentari possono incassare, al compimento dei 65 anni, con 4 anni e sei mesi di legislatura, oppure a 60 anni ma con due legislature alle spalle. “Questo è un privilegio medievale che si può cancellare con una delibera di venti righe, senza navetta fra Camera e Senato, solo col voto degli uffici di presidenza”, ha continuato Di Maio. Ad attaccare il M5S era stato però il Pd, che ha presentato invece una proposta di legge a prima firma Richetti: “Quella dem è fuffa politica, solo una strategia renziana del marketing politico”, l’ha bollata il vicepresidente della Camera. E ancora: “Sarebbe stato molto bello votarla ma non è mai stata calendarizzata, da due anni”, ha aggiunto il deputato cinquestelle Riccardo Fraccaro  (Leggi e firma la petizione del Fatto Quotidiano per abolire il privilegio)

RIECCOLI !!!Tele-Regime in azione, le interviste in ginocchio dell' Abatino strapagato al 'suo' leader (che fanno pagare a noi )


Pio II e il Lago della Valdorcia nella 'sua' Città Ideale: molto richiesto,di nuovo in libreria ( Pienza, Uff. Turistico e Caffè la Posta)


Lucignano Val di Chiana: un ragazzo uccide il padre con una doppietta e si costituisce ai Carabinieri,


Oggi il M.5 Stelle presenta in Parlamento il disegno di legge per l'abolizione dei vitalizi dei parlamentari, oggi persone di seria A, contro i comuni mortali che sono solo dei pensionati di serie B. PD contrario difende i privilegi dei parlamentari ed ex parlamentari.


PIENZA: grande festa in piazza, successo del Carnevale organizzato dalla Pro Loco. Giochi a gogò, tantissimi bambini in piazza, giochi e divertimenti graditi dai ragazzi.


domenica 26 febbraio 2017

Gli Amici della Bicicletta del senese, vacanza a Millegrobbe


Terremoto a Siena, epicentro le Colline Metallifere

Notte agitata in gran parte del territorio senese per una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 registrata alle 3.35 di oggi, 25 febbraio, ad una profondità di 6,7 chilometri con epicentro individuato esattamente tra Montieri e Chiusdino, a poco più di 20 km da Siena. Il sisma è stato percepito nettamente nell’area epicentrale con tremori e boati durati pochi attimi. Tremori molto lievi ad oltre 15/20 km dall’epicentro. Qualche segnalazione giunta anche da Siena e Sovicille.
Naturalmente non ci sono danni a cose o persone.
Nei giorni scorsi si era registrata un'altra scossa di terremoto, di 2.3 di magnitudo, con epicentro nella zona di Buonconvento

Presentazione dei 'Racconti Pientini' (foto F. Martini)


sabato 25 febbraio 2017

Recensione del libro.

‘Racconti Pientini’  di  Gilberto Ravagni




Il Prof. Gilberto Ravagni, ovvero la  memoria storica pientina di questo tempo, il testimone vivente del Novecento, che meglio di ogni altro ha cercato di interpretare un secolo complesso e ricco di avvenimenti  nella nostra  Comunità, ha compiuto un  piccolo miracolo di letteratura memorialistica. Ha scelto il profilo popolare, ha privilegiato il registro del lessico familiare, è partito da storie quotidiane e dalla rievocazione di personaggi, che molti di noi spesso non hanno mai conosciuto, ma che hanno popolato  i nostri sogni e le nostre veglie lontane.  Il suo sforzo narrativo parte dal punto più lontano della storia della Comunità e finisce per giungere molto vicino a noi, soprattutto alla nostra comune tradizione narrativa, fatta di aneddoti, di atmosfere, di personaggi che non saranno mai dimenticati, perché sono divenuti con la loro caratteristica personalità, le icone del nostro passato  e ora anche del nostro presente.
Il libro oggi presentato ha prima di tutto questa caratteristica e mira esplicitamente ad un obiettivo chiaro e riuscito: la ricostruzione di atmosfere.  Credo che da un punto di vista narrativo, questa operazione sia la più difficile ma, come dimostrato, non lo è affatto  quando a raccontare è colui che a queste atmosfere è sopravvissuto senza mai  cancellarle dai suoi ricordi.  Il Prof. Gilberto Ravagni  riesce pienamente nell’intento di raccontare, restando fedele al suo  naturalistico ritmo narrativo. Lavorando sulla memoria della Comunità  perviene con la sua narrazione ad un risultato gradevolissimo, capace di accompagnarci con studiata lentezza e  perfetta straniazione alla scoperta di fatti e personaggi che tornano a vivere in un tempo sapientemente rievocato.
I personaggi tornano alla ribalta di questa letteratura della memoria con l’incedere di una narrazione che si fa  testimone del passato e della sua ricostruzione. Ne risulta un lungo racconto animato da  storie,  aneddoti, mitologie pientine e paesaggi lontani : un melting-pot  narrativo che  riesce a riportare chi legge o chi ascolta ad una realtà vissuta,  palpitante e  rievocativa.  Uomini,  animali e cose  sono parte inscindibile di un paesaggio  umanizzato,  elementi di una  semplicità antica. Una realtà per molti di noi sconosciuta, fatta di abitudini parche, di gestualità misurata, di  eloquenza proverbiale. Tutto ciò a conferma del fatto che, nel tempo in cui la maggior parte delle persone si esprimeva poco con la scrittura , sapeva invece usare la forza corrosiva e la potenza immaginaria della parola, con consumata abilità.
Un’ attenzione particolare non si può non dedicare alla lingua, ovvero al lessico pientino, che in questo libro di racconti costituisce a mio avviso l’elemento centrale dell’opera, capace di unificare  tutto ciò che solo apparentemente appare suddiviso in episodi e personaggi  diversi, ma che in realtà è parte di uno stesso  universo. Pagina dopo pagina i racconti si legano l’uno all’altro in una sapiente catena narrativa,  si susseguono in una lingua che, anche laddove appare  inevitabile l’introduzione o la giustificazione storica, finisce  per amalgamarsi con la voce dei personaggi in un ‘unicum’ lessicale:  autentica letteratura vernacolare. La ricchezza lessicale è quel lascito importante che una generazione trasmette ad un'altra e consente  ad un contesto comunitario di non perdere mai la sua identità e il suo spirito di appartenenza. In questo senso il Prof. Gilberto Ravagni ha potuto mettere a frutto la sua lunga esperienza di  conoscitore di questa lingua,  frutto della  frequentazione delle crete e dei poderi nell’età mezzadrile, della sua esperienza nella scuola,  e di frequentatore del paesaggio agrario pientino.

Dalla lettura dei ‘Racconti pientini’ emerge  anche un ultimo aspetto interessante che tocca la nostra comunità,  in un’epoca  della quale molti di noi conservano un chiaro ricordo : la gestualità dell’era preconsumista, l’umana gestualità del ‘tempo delle lucciole’ di cui si è perduta memoria, o meglio degli anni che hanno preceduto il boom economico.  Le persone di quell’epoca, fossero esse stesse di origini umili o borghesi, avevano in comune un elemento caratteristico del loro incedere, del loro passare il tempo, del loro modo di lavorare, caratterizzato dalla ‘lentezza’ e dalla semplicità del gesto. Non è facile oggi spiegare che cosa intendere per gestualità lenta, ma si potrebbe ricordare con commozione  che ogni semplice gesto del quotidiano, dal modo di mangiare o  di riposarsi o di vangare o di scrivere, veniva compiuto con studiata lentezza.   Atteggiamenti di corpi e menti che non erano   ancora stati  condizionati  dalla frenesia della contemporaneità. Non ancora bombardati  delle informazioni o dalle sollecitazioni della tecnologia,  non ancora travolti dal ritmo  della civiltà post-industriale, si esprimevano con la naturale e poetica lentezza della parola e del gesto,  con cui rivelavano la loro schietta umanità.
Un affettuoso complimento e un applauso sincero merita dunque il lavoro di recupero della memoria del Prof. Gilberto Ravagni, che con un così sentito impegno civile,  ha restituito un autentico patrimonio linguistico e culturale alla nostra Comunità.

Fabio Pellegrini

Festa della Toscana per Mario Luzi


PIENZA; l'addio alla srl Valdorcia dal parte del Comune di Pienza

Una storia infinita, ora finita.... Il Comune di Pienza, sembra che uscirà dalla srl Valdorcia, orientata a fondersi con altre società che daranno vita a Monteriggioni ad una nuova mega-realtà.  Le proposte del Comune di Pienza si dice che non siano state accettate, ovvero, far pagare i debiti a chi li  aveva contratti. I particolari saranno eventualmente conosciuti in consiglio comunale.

Mps e Cinque stelle


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Movimento Siena 5 Stelle: ''Il PD la smetta di fare melina sulla Fondazione MPS''

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movimentosiena5stelle2016_300"Questa Fondazione, come denunciamo da tempo, e come ora sembrano denunciare da più parti, è ormai totalmente avulsa dal territorio di riferimento e lo stesso PD più volte è stato costretto a prenderne atto, rinunciando però, nelle sedi opportune, ad approvare o appoggiare concreti impegni per chiederne un necessario e completo cambiamento". Così l'inizio di un comunicato del Movimento Siena 5 Stelle.

"Con le ultime assurde modifiche statutarie - prosegue il Movimento - la Fondazione ha cercato di blindare sé stessa all’interno del castello dorato di Palazzo Sansedoni, addirittura assegnando sempre più poteri di nomina all’esterno del territorio di riferimento, violando così qualsiasi impegno nei confronti della Città e della Comunità Senese.

Ricordiamo anche che, grazie a gestioni scellerate e vari abusi allo Statuto, in pochi anni la Fondazione ha ridotto di oltre 20 volte il proprio patrimonio e non è più in grado di garantire il rispetto dei fini statutari. Fino a costare, come spese di funzionamento, più di quanto riesca a guadagnare, erodendo pertanto un patrimonio che non appartiene ai gestori “pro tempore” della Fondazione ma alla Comunità Senese.

La nostra richiesta di un Consiglio Comunale straordinario sulla Fondazione MPS, in forma “aperta” alle Associazioni cittadine per avvicinare tutti i Senesi a questo problema, per il quale abbiamo richiesto a tutti i Consiglieri Comunali -di maggioranza e di opposizione- le firme necessarie, va proprio in quest’ottica: dare un indirizzo politico forte e chiaro, condiviso il più possibile, che costringa l’attuale dirigenza della Fondazione MPS ad un drastico cambio di passo o – meglio – ad un vero e proprio “passo indietro” e che non possa prescindere da una seria analisi in merito al preoccupante ridimensionamento economico dell’Ente, e alle attuali condizioni della Città.

Prendiamo atto che, grazie anche alle nostre pressioni, la maggioranza è stata costretta a ritornare sul problema Fondazione Mps, ad oggi ignorato o mistificato, con la stesura di una tiepida proposta di “Atto di indirizzo” che sarà presentato nel prossimo Consiglio Comunale. Pur apprezzando alcuni passaggi, che per altro sembrano ripresi testualmente dalla nostra Mozione già calendarizzata, anche questo documento appare molto debole e del tutto insufficiente a fronte dei disastri perpetrati. Ancora una volta un modo “gattopardesco” di tamponare la questione, evitando di prendere decisioni rigorose e consegnare finalmente la Fondazione MPS alla gestione della Comunità.

Ribadiamo pertanto la nostra richiesta di un completo rifacimento dell’impianto statutario ed organizzativo della Fondazione MPS - conclude la nota del Movimento Siena 5 Stelle -, perché diventi finalmente un vero volano di sviluppo per la Città, e una casa di vetro al servizio esclusivo della nostra Comunità"

Il Carnevale a Pienza


Scheletri negli armadi

giovedì 23 febbraio 2017

Montalcino e Montepulciano e la mono/cultura del vino : ormai non c'è manifestazione culturale o artistica o storica che non sia sottoposta all'immagine del vino. Un'overdose che nasconde la parte migliore del territorio fatta di arte e storia ricchissima, Amministratori miopi con una mono/ cultura , nel nome di un buon prodotto sì, ma che non è il futuro di tutti. Il futuro è da sempre ben altro....piuttosto che un prodotto inventato da poco.


MONDIALI SCI DI FONDO : Oro all'Italia con Pellegrino allo sprint.


Forza compagni & figli !!!

Il sostegno nella corsa alla segreteria del Pd, in cambio di un posto a Montecitorio per il figlio Piero. È questo l’accordosecondo il quotidiano Repubblica, stretto tra Vincenzo De Luca e Matteo Renzi, in vista della sfida dell’ex premier contro Michele Emiliano e Andrea Orlando. Le ricostruzioni parlano di una sorta di “patto di fedeltà“, per assicurare al figlio del Governatore un seggio alla Camera, alle prossime elezioni. E, dall’altra parte, per garantire a Renzi l’appoggio del Pd Campano. Intercettato dalle telecamere del Fattoquotidiano.it, a margine della Conferenza della Regioni a Roma, De Luca ha preferito non commentare la notizia

I successi... del Jobs Act , i nuovi assunti diminuiti del 91 %, dati INPS.

jobs PP 990

mercoledì 22 febbraio 2017

Comune di Pienza: nuova campagna di limitazione dei colombi torraioli

Il Comune di PIENZA ha rinnovato la convenzione con la ditta che provvede alle iniziative di limitazione dei colombi torraioli  sui tetti, visto il successo conseguito. Una limitazione che ha tolto molti problemi agli abitanti del centro storico e non solo, grazie al lavoro dei consiglieri delegati.

La Pro Loco organizza il Carnevale


Renzi deve vuotare il sacco!!!!

L’ex presidente del Consiglio ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, ormai non può continuare a starsene zitto e a far finta di nulla. Quello che sta uscendo dall’inchiesta sulla presunta corruzione negli appalti Consip, una torta pari a 2,7 miliardi di euro, lo obbliga a fare chiarezza su quella donazione che proprio l’uomo chiave dell’inchiesta, l’imprenditore Alfredo Romeo, fece alla sua Fondazione Big Bang.
Romeo, che è anche indagato per un’altra vicenda per concorso esterno in associazione mafiosa, nel 2014 si è aggiudicato appalti Consip per oltre 600 milioni di euro, ma i Pm di Napoli e Roma ipotizzano che ci sia stata corruzione e vogliono capire come e se sia stato favorito. L’inchiesta tocca in prima persona uomini vicinissimi a Renzi: il padre Tiziano, indagato con l’accusa di traffico di influenze, e il suo ex braccio destro e oggi ministro dello Sport Luca Lotti indagato per rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento. Secondo i magistrati, il padre di Renzi avrebbe avuto un ruolo di mediatore per la concessione degli appalti a Romeo, e Lotti avrebbe spifferato all’amministratore delegato di Consip che c’era un’inchiesta in corso.
Di certo c’è che nel 2013 la Spa Isvafim di Alfredo Romeo ha finanziato con una donazione da 60mila euro proprio la Fondazione renziana Big Bang, poi diventata Fondazione Open, in occasione della campagna elettorale per le primarie del PD.
Intervistato da Report proprio nell’ottobre 2013, Renzi ammette il finanziamento da parte di Romeo e ammette di sapere, già allora, chi è Romeo: ‘un imprenditore discusso’ con una condanna in primo grado per corruzione.
Alla luce di questo, riformuliamo le nostre domande a Renzi: l’imprenditore Romeo, al centro dell’inchiesta per corruzione sugli appalti Consip, ha finanziato in altre occasioni le sue Fondazioni? A quanto ammontano queste donazioni? Perchè nonostante sapesse che Romeo era già stato condannato in primo grado per corruzione, accettò la sua donazione alla Fondazione? E perché, da presidente del Consiglio, non ha fatto nulla per impedire ad un imprenditore con procedimenti giudiziari in corso come Romeo di partecipare all’appalto Consip? #RenziVuotaIlSacco
Ps: le liste del MoVimento 5 Stelle per le elezioni amministrative del 2017 devono essere inviate per la certificazione secondo il procedimento indicato qui entro e non oltre lunedì 6 marzo. Non esistono
organi di pre-approvazione intermed

Le regalie elettorali di Renzi....ci portano nuove tasse, e ha ancora il coraggio di ripresentarsi ?

Conti pubblici, Ue: ‘Dovremmo già aprire procedura d’infrazione ma aspettiamo. Fate manovra da 3,4 miliardi entro aprile’

Conti pubblici, Ue: ‘Dovremmo già aprire procedura d’infrazione ma aspettiamo. Fate manovra da 3,4 miliardi entro aprile’
ECONOMIA
"Torneremo sulla questione dopo aver verificato il rispetto degli impegni presi" e "sulla base delle previsioni economiche di primavera", ha detto il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis. Ma non basterà mettere nero su bianco nel Def di aprile aumenti di tasse e tagli pari allo 0,2% del pil: per la fine di quel mese Bruxelles vuole vedere i risultati. Padoan: "E' interesse nazionale ridurre il debito

Sabato ore 17 alla Biblioteca: Gilberto Ravagni presenta. Oggi sul Corriere di Siena


Dopo la presentazione di Roberto Barzanti .Sabato a Firenze ore 17 alle 'Giubbe Rosse' presentazione del libro con la riproduzione della partecipazione del matrimonio fra Ermellina e Celso Bargagli.


Buone notizie dalla Francia: la 'scoperta' del Campano piace agli studiosi di Pienza e dell'Umanesimo italiano


VALDORCIA ; i due nuovi Partiti a confronto. Sindaci in ordine sparso, chi con Rossi, chi con Renzi, una nuova geopolitica provinciale, una guerriglia senza quartiere si annuncia. Renzi si avvia verso un'altra batosta.Emiliano il furbetto assume i panni dell' 'utile idiota' e non rischia. Pienza con la Lista Civica, l'unico Comune non coinvolto dalla 'guerra civile' interna al PD. Cacciari: non una 'scissione' è semplicemente una 'frantumazione'. Quando muoiono i valori e restano solo le poltrone . La gente attonita assiste ad uno spettacolo indecoroso che non capisce.


martedì 21 febbraio 2017

Studi Pieschi. Rodrigo Borgia, un pessimo soggetto...che... sapeva scrivere


Gli affari la nuova 'bussola' dei renziani. E spunta anche il nome di Verdini..Verso il nuovo partito degli indagati, da Luca Lotti a Papà Renzi...


Rissa fra Rossi e Scaramelli : la Micheli lascia, Bezzini indeciso. Il caos nel PD senese

 E' in pieno caos il PD senese, fra  chi va e chi resta, il valser delle poltrone e un futuro incerto angoscia la classe dirigente abituata al quieto vivere garantito dallo 'zoccolo' che  si assottiglia sempre di più. Poi c'è il futuro: con Renzi un futuro di 'centro-destra' con Bersani di centro-sinistra. Un rimescolamento inevitabile, salta il tappo del mugugno, guerra in campo aperto.

lunedì 20 febbraio 2017

ROSSI SE NE VA DAL PD (senza rancore....! ) Allora scompare il PD a Pienza ... ?!

Rossi: “Rispettate la nostra scelta, nel Pd non c’è più spazio per noi”
Rossi ha detto che all’assemblea del Pd “è parso evidente che non c’è alcuno spazio” e dunque meglio una separazione “senza rancori, senza patemi, senza farne un drammone“. Per il governatore toscano “potremmo rispettarci meglio anche da posizioni diverse. Certo, siamo dispiaciuti perché potevano stare insieme se le nostre idee fossero state prese in considerazione. Ma ci è stato detto che non c’è spazio in questo partito”. E di fronte ai tentativi di Emiliano ed Epifani “è stata organizzata una bastonatura andata avanti dalle 10.20 alle 17.45. Rossi rassicura: “Non abbiamo l’esclusiva della sinistra e non vogliamo averla, ma bastava che Renzi nella sua introduzione prendesse tre delle dieci idee che avevamo proposto anche nell’inziativa del giorno precedente a Roma”. Al contrario il presidente toscano ribadisce di non voler “stare in un partito che sia ‘il partito di Renzi’. Dobbiamo lavorare ad un altro soggetto politico con l’intento di rafforzare il quadro del centrosinistra, un centrosinistra che sia attrattivo che potrà allargare l’area di consenso e di raccolta di voti verso il centrosinistra, anche andando in casa di Grillo“. La scelta di andarsene deve essere “rispettata”, dice Rossi: “E’ stato alzato un muro: non attizziamo ancora di più questo messaggio di ieri. Ci sono delle belle separazioni consensuali” anche nelle famiglie. Per Rossi il Pd di Renzi ha fatto “troppi passi verso il centro e milioni di elettori hanno abbandonato il Pd. C’è spazio per una sinistra che non guarda al passato ma al futuro”

Corriere di Siena oggi


domenica 19 febbraio 2017

Dopo la 'bufala' Raggi, la stampa e i tg ..sudano per mettere il silenziatore a babbo Renzi indagato per 'traffico di influenze illecite' legato all'appalto Consip, che vede indagato anche il ministro Flavio Lotti


Pienza il carnevale organizzato dalla Pro Loco


L'appetito è venuto mangiando!!Fatevene una ragione !!! Impossibile dividere le poltrone. La bulimia renziana contro la bulimia dalemiana.

Assemblea Pd, Renzi non media con la minoranza: “No ai ricatti”. ” Emiliano, Rossi e Speranza: “Ha scelto la scissione”

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POLITICA
L’ex premier: “Peggio della rottura solo i ricatti”. Il governatore della Puglia prima tende la mano (“Con lui solo mancanza di comunicazione), poi il comunicato congiunto: “Si assume responsabilità gravissima”. Guerini: "Decisione ingiustificata e già presa"- LA CRONACA DI GIORNATA
Doveva essere il giorno della resa dei conti, della tanto evocata scissione o forse della pacificazione. E invece niente. O meglio: dall’assemblea del Partito democratico al Parco dei Principi di Roma emerge tutto e il contrario di tutto. A un Matteo Renzi che attacca frontalmente la minoranza dem, rea di utilizzare la scissione come mezzo di ricatto e quindi di fare il gioco di Beppe Grillo, risponde un Michele Emiliano in inedita versione di pontiere, alla ricerca di un ultimo tentativo di mediazione. Ma visto che anche in questo caso dai renziani non è arrivato alcun segnale di apertura ecco che i tre leader della minoranza accusano Renzi di avere “scelto la strada della scissione“. Una decisione che il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini definisce come”del tutto ingiustificata” ma “evidentemente già presa