martedì 29 agosto 2023

Brlli -CNA: serve un progetto di vasta area per fermare la crisi dell'artigianato calato del 20 %

  


“Lavoriamo ad un progetto per riportare le botteghe nei centri storici. Chiaramente il Capoluogo è centrale, anche se deve essere da traino ad una intera strategia di territorio”.

È Alessandro Brilli che detta la linea sul come fermare la fuga dall’artigianato che è in corso in provincia. I numeri sono chiari e sono stati riportati nero su bianco in un report della Cgia di Mestre: dal 2012 al 2022 il Senese è passato da 10326 a 8205 attività,  che in termini percentuali si traducono in un -20%.

L’emorragia va stoppata perché la perdita di queste realtà significa anche una perdita di quelle peculiarità e delle identità proprie del nostro territorio. Da qui le parole del direttore di Cna Siena che ha evidenziato come sia necessario un ragionamento d’Area Vasta per bloccare un fenomeno che, come in una cascata, rischia di alimentarne altri, tra cui lo spopolamento dei nostri borghi.

“L’artigianato ed il commercio – prosegue – devono tornare a far sì che i nostri piccoli centri continuino a mantenere un proprio carattere”.

L’associazione di Brilli sta facendo da tempo fronte a questo problema e quanto segnalato nella Cgia di Mestre era stato già in precedenza documentato nelle analisi della Cna nazionale. Tra i principali imputati di questa chiusura continua delle botteghe c’è la svalutazione culturale spaventosa del lavoro manuale, che in non poche occasioni è stato dipinto come un mondo residuale.

Ecco quindi che la Cna di Siena chiede maggiore impegno per sensibilizzare i giovani verso l’artigianato, in un percorso che deve partire dalla scuola e dalle famiglie ma che deve coinvolgere anche le Istituzioni, in primis quelle locali.

“Credo che sia fondamentale che si ritorni a parlare dell’artigianato come simbolo dell’eccellenza dei nostri paesi e dell’italianità”, ha concluso Brilli

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