mercoledì 9 agosto 2023

UNA RISPOSTA CHIARA A CHIACCHIERE DA BAR......( Erano così scandalizzati da una notizia 'sconvolgente', che per sei mesi non si erano accorti di nulla...frequentando poco il consiglio comunale..)).

 L’interrogazione della lista “Uniti si può - Centrosinistra per Pienza” manifesta una evidente distonia, nella parte espositiva affronta la questione legata al silenziamento della campana, nella parte finale interroga Sindaco, Giunta e Consiglieri di maggioranza sulle politiche turistiche operate che nulla hanno a che vedere con la problematica legata alla campana civica.

Nonostante l’evidente confusione cercheremo di fornire alla minoranza, ma soprattutto ai cittadini, brevi chiarimenti pur consapevoli che la problematica legata al turismo e la sua corretta gestione richieda altri ambiti di discussione.
La sospensione dei tocchi di campana della torre comunale è diretta conseguenza delle segnalazioni giunte a più riprese da cittadini residenti nel centro storico e cittadini residenti gestori di strutture ricettive; il motivo delle lagnanze riguarda la modifica tecnica che ha determinato un aumento della rumorosità più rilevante durante le ore notturne ed è questo il motivo per il quale si è deciso di intervenire silenziando i rintocchi a partire da quello dalle 00.30 e con ripresa alle 7.00 (quindi la campana è stata silenziata solo nelle 6 ore centrali notturne). 
Verificate le registrazioni e i valori in decibel circa la rumorosità nelle aree prossime alla torre, abbiamo pensato di far modificare il martelletto per attutire lo scampanio notturno, però questo avrebbe comportato una riduzione del volume nelle ore diurne con l’effetto di rendere poco percepibile il suono per la presenza di passanti e della socialità. 
Il regolamento comunale riferito alla disciplina delle attività rumorose (legge n.447 del 1995) approvato con DCC n.70 del 29.08.2017 all’art. 45 infatti, prevede il silenziamento per le campane liturgiche e civiche dalle 22.00 alle 7.00; in parziale deroga alla norma comunale si è deciso di silenziare dalle ore 00.30, nell’ottica di mantenere la tradizione e il contesto sociale della frequentazione della piazza e dei luoghi pubblici. Il regolamento in questione era stato approvato come prima misura a tutela dei residenti del centro storico a difesa di quelle prime avvisaglie di movida notturna che si erano create in alcuni locali del centro, a tutela della quiete pubblica, non del turista, ma del cittadino pientino. 
Le normative nazionale e regionale richiamate dal regolamento comunale, considerano il suono delle campane a tutti gli effetti un rumore e sanzionano l’Ente Pubblico che non intervenga a tutela del cittadino e della garanzia di una serenità notturna, da questo limite la necessità di evitare al Comune possibili ricorsi o procedure, da parte dei privati all’Arpat regionale, ente preposto alla valutazione e sanzionamento del superamento dei limiti di inquinamento atmosferico, ma anche rumoroso.
La decisione non è stata affrettata o poco valutata o tantomeno presa per accondiscendere alle richieste degli esercenti di un settore economico predominante, il Comune si è mosso cercando una soluzione migliore per tutti, nel rispetto della legge e rimane disponibile a valutare altre possibili soluzioni normativamente valide, in modo da far ripartire dalle 00.30 alle 6.30 i rintocchi oggi silenziati. 
Si riporta per completezza di informazione come altri comuni confinanti abbiano silenziato le campane nelle ore notturne: Torrita di Siena e Montalcino dalle 22.00 alle 7.00 come da regolamenti comunali, Sarteano dalle 01.00 alle 7.00 tramite autoregolamentazione ecc...
Passando a rispondere sulle altre argomentazioni:
1. Questa Amministrazione, tra le prime in Toscana, ha evidenziato le criticità collegate alla forte espansione turistica e per prima ha iniziato un percorso idoneo a salvaguardare la serenità dei cittadini all’interno del centro storico; la locuzione contenuta nell’interrogazione “...trasformare la Città di Pienza in un villaggio turistico ..” e paragonare il silenziamento notturno dei battiti della campana alla volontà di “… “svilire e depauperare le consuetudini che caratterizzano la nostra Città …”sono infelici affermazioni di una minoranza così disinteressata e distratta dal non avere compreso quanto l’Amministrazione Comunale per oltre dieci anni abbia fatto per la tutela della qualità della vita cittadina.
2. Le numerose politiche turistiche adottate sono tutte indirizzate a mantenere un adeguato equilibrio tra le esigenze dei cittadini e le prospettive economiche di un comune che ha ormai come uniche risorse il turismo oltre all’agricoltura. Questa Amministrazione, in controtendenza con la maggior parte dei centri turistici ha da tempo respinto promozioni turistiche basate esclusivamente sulla enogastronomia ed ha da tempo eliminato le iniziative consumistiche e le sagre gastronomiche idonee a richiamare masse disinteressate all’offerta artistica e culturale del territorio.
3. Il Comune di Pienza ha concentrato nel centro storico esclusivamente eventi di portata culturale in numero e qualità superiore a qualsiasi altro centro limitrofo e della maggior parte dei Comuni dell’intera regione Toscana; ha perseguito l’indirizzo di non consentire all’interno di Corso Il Rossellino un incremento di locali di somministrazione alimenti e bevande ed esercizi di vicinato, ha operato una attenta politica di regolamentazione dei suoli pubblici e delle esposizioni esterne ai negozi a conferma di quanto determinata sia la volontà di pianificare per Pienza e Monticchiello uno sviluppo finalizzato ad accogliere diversificate esperienze commerciali e artigianali. 
4. Le perdite di importanti luoghi di aggregazione sociale e culturale conseguenti alle “distratte” amministrazioni precedenti la lista Civica La Piazza non sono più rimediabili, ma l’attuale Amministrazione è stata capace di recuperare come luoghi di incontro e svolgimento di attività culturali, il Museo di Palazzo Borgia, l’intero complesso del San Carlo Borromeo (abbandonato da 20 anni e oggi trasformato in sede di mostre convegni, concerti ed altre attività culturali) e con la collaborazione della Fabbriceria, della Parrocchia e delle Pie Disposizioni, parte del Palazzo Borgia, la Cripta della Cattedrale, la Casa dei Canonici e lo stesso Palazzo Piccolomini.
5. Tutti i regolamenti messi in atto dall’Amministrazione sono stati inseriti nel Questionario Unesco del III Ciclo di rapporto periodico realizzato in collaborazione con il MiC ed inviato il 31 luglio alla sede centrale Unesco di Parigi; il Comune di Pienza ha fatto un preciso report sulle azioni messe in atto a tutela del sito Unesco e sulla governance sul Turismo, proprio in un’ottica di tutela del sito e del mantenimento di uno status idoneo alla vivibilità dei residenti. 
6. Per quanto concerne la richiesta riferita al coordinamento per favorire le “sinergie trasversali” (termine desueto appartenente alla vecchia politica), il Comune di Pienza collabora da molti anni con gli altri centri storici con riconoscimento UNESCO della Toscana: Siena, San Gimignano, Firenze, Pisa per sviluppare e promuovere una politica comune capace di gestire il fenomeno turistico senza pregiudicare gli importanti interessi economici che da questo derivano e soprattutto di garantire agli abitanti dei centri storici una qualità della vita capace di evitare il progressivo abbandono che oggi viene registrato. A tal proposito si segnala che da una ricerca effettuata dall’Ufficio anagrafe negli ultimi tre anni la percentuale di nuclei familiari i cui componenti hanno tra 18 e 45 anni, residenti nel Centro Storico, è aumentata sul numero totale dei nuclei residenti con una percentuale crescente dal 2021 al 2023 (21% nel 2021, 22% nel 2022 e 23% nel 2023); questo dimostra che nonostante i cali demografici dati dall’invecchiamento della popolazione, le giovani coppie e le nuove famiglie stanno tornando a vivere in Centro Storico a dimostrazione che la vivibilità è sostenuta dagli interventi messi in atto dall’Amministrazione.
7. Si precisa inoltre che l’Amministrazione comunale è contemporaneamente impegnata nel distretto turistico Valdorcia, nella presentazione del progetto Valdichiana capitale italiana della Cultura 2026 ed ha ricevuto il riconoscimento unitamente a Montepulciano di “Paesaggio collinare policolturale”
8. Il percorso non è facile e neppure rapido, ma la strada intrapresa è sicuramente la più idonea. Ai distratti consiglieri di minoranza si segnala che da anni e in particolare nella primavera scorsa si sono tenuti conferenze e convegni ai quali hanno partecipato accademici, amministratori, rappresentanti UNESCO ed altri esperti del settore per approfondire le problematiche. Pienza ancora una volta sarà tra i promotori di un progetto virtuoso idoneo ad affrontare i rischi del turismo di massa senza con questo pregiudicare una economia fiorente.

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