martedì 20 aprile 2021

Conciati a modino.

 da 'Domani'


INCHIESTA SU ‘NDRANGHETA E RIFIUTI INTERRATI

Soldi e voti dagli imprenditori arrestati, ma il presidente Giani tace

Giani ha incontrato i rappresentanti delle imprese conciarie durante la campagna elettorale stringendo un patto: voti in cambio della riconferma di Ledo Gori, uomo considerato a disposizione della cricca dei rifiuti

  • Ledo Gori, capo di gabinetto di Eugenio Giani, presidente della regione Toscana, è indagato per corruzione in un’inchiesta sul traffico illecito di rifiuti che coinvolge anche un imprenditore legato alla ‘ndrangheta.
  • Nell’inchiesta viene citato anche lo stesso Giani perché due gli arrestati avrebbero chiesto e ottenuto la nomina di Gori a capo di gabinetto come garanzia del comparto conciario, in realtà, stando al lavoro degli inquirenti, come garanzia dell’associazione a delinquere che aveva in Gori un uomo fidato.
  • Giani ha ricevuto, ha denunciato Fratelli d’Italia, per la campagna elettorale regionale, un contributo di 8 mila dall’associazione conciatori di Santa Croce, associazione che ha i vertici indagati nell’inchiesta

3 commenti:

Anonimo ha detto...

beitempi quando sotto inchiesta cera sempre berlusconi....

Anonimo ha detto...

ora ci so i nostri io baco da corsa....

Anonimo ha detto...

in che mani ci ete messo....