martedì 17 agosto 2021

A Pienza in Comune, ufficio al piano terra, si può firmare per il referendum che apre la strada ad una giusta legge per il fine-vita dell'individuo libero di scegliere di porre fine alle sue sofferenze.


 

3 commenti:

Antonio Mammana ha detto...

"Il fine vita" è un un termine dell'antilingua moderna che sostituisce quello che evoca disastri umanitari favoriti da una dittatura di "sinistra" memoria: l'eutanasia legale. Il tema etico è di grande attualità e meriterebbe di non essere liquidato senza un necessario confronto anche a livello locale e che auspico appena possibile. Questa legge sarebbe "giusta" secondo quale orientamento morale? Nella cosiddetta libera scelta di chi vuol fare della sua vita quello che vuole arrivando a chiedere di morire con dignità non si può intromettere lo Stato. C'è il forte rischio che questo statalismo non farà molta fatica ad imporre in futuro una legge contro tutte quelle persone che davanti alla società non contano più niente perchè improduttive e che richiedono spese notevoli per il loro sostegno. Chi desidera morire lo può fare da sempre e cambierebbe solo la "location". Che cosa mi spingerebbe in futuro a trattenere chi vuole buttarsi da una finestra o sta per spararsi nelle tempie? Proviamo a chiedere se i medici saranno ben lieti di abdicare al loro ruolo di "eroi"per difendere i più deboli.Gli Stati dove è già in vigore da diversi anni questo tipo di legge ha chiaramente dimostrato che la sofferenza per una malattia terminale è solo uno dei motivi necessari per poter accedere al veleno risolutore. Ormai vi ricorrono anche persone sole e depresse, stanche di vivere. L'alternativa all'eutanasia è il potenziamento delle cure palliative e un autentico sostegno dei parenti spesso abbandonati al loro destino dall'indifferenza generale. Si è cominciato col permettere di uccidere i bimbi con l'aborto e non si può finire con eliminare legalmente le persone più fragili. Sull'onda emotiva e sulle notizie false si arriverà sicuramente a fare questa legge "liberatoria"e non potremo più meravigliarci della decadenza morale della nostra civiltà non più cristiana e sostanzialmente nichilista. Ci permettiamo di stracciarci le vesti di fronte alla Sharia dei talebani e non facciamo più caso a quanto sia poco esportabile il nostro modello di civiltà e di democrazia.

Civiltà grazie. ha detto...


Viva la civiltà democratica e liberale dell'Occidente, che rispetta l'individuo, la sua volontà e la la sua vita e la sua libertà, che è lontana sia dallo stato etico che dallo stato teocratico ( vedi talebani), che rispetta i credenti e i non credenti, le chiese e le associazioni laiche e non accetta fondamentalismi di ogni tipo. Insomma viva le libertà democraticamente sancite dal popolo.

Gina ha detto...

nessuno è obbligato da una legge a morire e nessuno è obbligato a vivere, si tratta solo di accettare ciò che uno/a sceglie di fare con dignità. Nei paesi liberi si ragiona così..dai Talebani decide il loro dio... o per lui.. il papocchio barbuto della grotta ..Non mi pare una cosa molto fine...un 'modello' adatto a noi. ovvia!!!