mercoledì 12 giugno 2019

PIENZA. Presentato il programma e le linee guida della politica culturale e del Comune di Pienza che nei prossimi anni garantiranno un elevato standard di sviluppo e una qualità pari alle esigenze di una città Unesco. L'assessore Giampietro Colombini ha risposto alle domande di un folto pubblico interessato al tema, presente anche il Sindaco Manolo Garosi. L'esigenza della nascita di un Comitato operativo.

L'ultimo evento del Comune di Pienza, il Convegno di Studi e la pubblicazione del romanzo inedito di Stefano Tuscano, 'Ottavio'.Nella foto gli autori dell'edizione critica i Proff. Laura Paolino e Antonio Zollino con Giampietro Colombini e Giancarlo Bastreghi durante i lavori.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Incontro molto utile e da apprezzare la volontà dell'amministrazione di coinvolgere ed informare sui progetti futuri per la comunità. L'intervento della candidata sindaco del PD è stato tutto sommato pertinente, altrettanto non si può dire di chi la spalleggia, che anche fuori dalla campagna elettorale e ad un semplice incontro sulla cultura non perde occasione per fare polemiche sterili.

Anonimo ha detto...

Tutto risiede nel quoziente intellettivo delle singole persone, che detta il buon senso e la capacità di essere opportuni o meno!

Anonimo ha detto...

9:45 Sono proprio le persone che spalleggiano di cui parli te che mi hanno spinto a non votare centro sinistra..

Anonimo ha detto...

mica tutti ci arrivano..le querci mica fanno le banane..

Anonimo ha detto...

disse bene un certo segretario a siena.. a pienza commissariare partito e tutti a casa...

Anonimo ha detto...

il palio de ciuchi mica lo fanno solo a torrita

Anonimo ha detto...

Il problema vero è che come al solito gli spalleggiatori e la candidata sindaco del PD ci avevano capito poco, infatti l'incontro non era per esporre le problematiche agli eventi fatti o da fare, ma per trovare idee nuove che possano coinvolgere culturalmente i cittadini. Probabilmente se arrivavano puntuali, avrebbero ascoltato l'introduzione che ha poi reso i loro interventi veramente fuori luogo, hanno scambiato la serata per l'ennesima buffonata da campagna elettorale, poi finita per loro miseramente.
Una considerazione a parte per l'intervento degli abitanti di Monticchiello che pretendevano che fossero menzionate le loro associazioni, quando invece le altre non lo erano state per tutta la sera, io credo che dovrebbero rendersi conto che ormai non siamo più nel 1300, bianchi contro neri, Guelfi contro Ghibellini. Siamo loro malgrado nel 2019 e se vogliono e possono partecipare a degli eventi che si facciano avanti, in definitiva quando è stata richiesta la partecipazione del Teatro Povero alla Shoah, hanno risposto picche, menomale parlano di antifascismo, forse per loro basta andare sul Mosca una volta all'anno a mangiare un panino con la porchetta?

Anonimo ha detto...

19.05 è la solita cazzata della finta condivisione con i cittadini...per giustificare...lo sappiamo noi chi muove le fila e sminestra a suo personale ego...tutte le cose...altro che sindaco e consiglieri...

Anonimo ha detto...

Ciao Sgramma, era tanto che non ti facevi vivo su questi schermi!

Anonimo ha detto...

Caro 19,16 se venivi ti rendevi conto di quanta gente c'era, non come alla casa del popolo quando lo Scaramelli per trovare 7 disperati che si candidassero ha penato le pene dell'inferno.

Anonimo ha detto...

19:05 sono completamente d'accordo con te. È chiaro che quando si parla di Pienza si sottintenda anche Monticchiello (così come Cosona, Spedaletto etc etc)! Non capisco perché non si possa fare come negli altri comuni, dove non sono obbligati a menzionare ogni volta tutte le frazioni, pena il risentimento di qualche frustrato. Forse il problema è di alcuni Monticchiellesi, che sono i primi a non sentirsi pientini, anzi a considerarsi sempre migliori!