domenica 23 dicembre 2018

DIBATTITO-ITALIA. Il requiem per il Mov 5 Stelle può attendere. di Daniela Gaudenzi

Mentre talk show, “approfondimenti” serali e pomeridiani (tutti), titoli in prima pagina, commenti e analisi del 90% della stampa nazionale si sono concentrati a dipingere i dioscuri-barbari di governo con “le braghe calate” e “il cappello in mano davanti agli odiosi burocrati di Bruxelles“, a enfatizzare la sciaguratezza della manovra, a vaticinare l’inesorabile tracollo del M5S divenuto “servo” di Matteo Salvini, a paventare il prossimo rientro di Alessandro Di Battista, quasi fosse un pericoloso latitante, i sondaggi con tutta la loro vera o presunta inaffidabilità continuano a confermare la fiducia del 60% degli italiani nel governo “del cambiamento”.
Inoltre, e non si tratta di un dettaglio di poco conto né di un dato scontato, sempre secondo la rilevazione Emg Acqua del 20 dicembre per Agorà su Rai 3, il 44% degli italiani considera l’accordo con la Ue una vittoria dell’esecutivo; quanto alla progressiva e inesorabile ascesa della Lega a scapito del M5S, il partito di Salvini pur essendo sempre primo si assesterebbe al 31,4%, mentre i grillini dopo un prolungato ridimensionamento rispetto al risultato del 4 marzo sarebbero in risalita con il 27,9%. E  anche rilevazioni risalenti a due giorni prima con la trattativa ancora in corso, quando c’era una gara tra media e “oppositori” nel dipingere con grande pathos l’imminente Apocalisse data come inevitabile, sia Swg per il Tg La 7 sia Demopolis attestavano la somma dei consensi per i due partiti di governo al 59%, mentre Pd e Fi arretravano rispetto al 10 dicembre.



2 commenti:

Anonimo ha detto...

forza Dibba!

Anonimo ha detto...

L' Apocalisse? si fra poco porta via del tutto i partiti tradizionali ..................ma chi ci crede più? hanno mangiato due banche in un boccone a siena e a rezzo!!