venerdì 28 dicembre 2018

Una volta i giovani andavano a morire. In guerra. Anche oggi vanno a morire. Di domenica, allo Stadio. Da cui non sanno se tornano a casa....E lo chiamano ancora 'sport' ?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

ma il kampionato non si ferma.
Disumano.....

Anonimo ha detto...

pelle...quando il tuo socio di governo salvino istiga la violenza in tutte le sue forme...poi quanche cadavere ci scappa...per fortuna l'ultimo era solo un danno per la società civile...nessun rimpianto per sta gente...

Emigrato ha detto...

Stavolta il paragone non regge: in guerra venivano mandati ma ne avrebbero volentieri fatto a meno. Eppure quasi tutti conservavano la loro dignità!
Quello morto domenica era un criminale che andava a far casino e, probabilmente, gliene fregava anche il giusto del calcio...

Anonimo ha detto...

Quale dignità quella della possibilità di scelta fra fucilazione come disertori e la morte certa in trincea al primo assalto suicida? Leggiti le lettere dal fronte al Museo di Asiago..Allora i criminali stavano negli Stati Maggiori...distruttori di dignità

la massaggiatrice ha detto...

Una cosiddetta Federazione che non ferma il Campionato neanche di fronte ad assassini seriali chiamati ultras...e società che li coprono...Sembra di essere in una nuova giungla...con le magliette a strisce..E non venitem a dire che ci sono brave persone che riepion gli stadi. Nel semso che non ammazzano nessuno, ma che tollerano gli assassini come un temporale..di passaggio

Anonimo ha detto...

CONI

COMITAT0. OSTROGOTI. NESSUNA. INTELLIGENZA.

iL CITTO ha detto...

Stefano Bindi meglio avere come socio Salvini piuttosto che, come hai tu, Berlusconi....almeno
sALVINO non è ancora socio con la Mafia.... e NON è imputato per strage mafiosa COME il TUO NUOVO ALLEATO.. Buona compagnia !!

Anonimo ha detto...

23.27...dove hai studiato alle capezzine si diceva una volta...mettiti in pace con la grammatica e poi ripassa...