venerdì 18 giugno 2010

La Mostra di Emo Formichi e Piero Sbarluzzi

“Due scultori a Pienza”, domani apre la mostra degli artisti artigiani Formichi e SbarluzziL’evento apre le celebrazioni del decennale dell'International Association for Art and Psychology
Le originali opere di Emo Formichi e Piero Sbarluzzi aprono a Pienza le celebrazioni per il primo decennale della International Association for Art and Psychology – Gruppo di Studio Interdisciplinare – in programma a Montepulciano da domani, venerdì 18 a domenica 20 giugno con un convegno dal titolo “Riletture d'arte oggi e domani”. L’inaugurazione dell’evento si terrà a Pienza domani, venerdì 18 giugno, con il vernissage della mostra “Due scultori a Pienza”, che raccoglie nei locali della galleria d'arte “Terrecotte artistiche pientine” le opere dei due maestri artigiani e scultori Emo Formichi e Piero Sbarluzzi.
All’inaugurazione, prevista alle ore 10.30, saranno presenti Antonio Paolucci, direttore dei Musei Vaticani e Graziella Magherini, presidente dell'International Association for Art and Psychology. Nell’occasione, sarà presentato anche il volume “Emo Formichi e Piero Sbarluzzi – Due scultori a Pienza”, edizioni Nicomp, di cui parleranno il critico d’arte Stefano De Rosa e i curatori Alfiero Petreni e Roberto Vigevani. Dopo la presentazione del volume alle ore 13 gli ospiti saranno attesi nella Sala del Consiglio di Palazzo Comunale per il saluto del sindaco Fabrizio Fè e un aperitivo di benvenuto.
La mostra “Due scultori a Pienza”. Due artisti, Emo Formichi e Piero Sbarluzzi, che usano materiali completamente diversi per esprimere la loro vena artistica: Formichi crea opere d'arte con gli strumenti di lavoro e di uso comune, mentre Sbarluzzi è noto per le lavorazioni con la terracotta, grazie anche a una familiarità con il materiale che viene da molte generazioni. L'accostamento tra Formichi e Sbarluzzi non è casuale. “Diverse sono le modalità espressive - scrive Roberto Vigevani in apertura del volume - come diversa è la materia per mezzo della quale si esprimono questi due artisti pientini, ma la loro reciproca amicizia, il frequente scambio di idee e di critiche tra di loro, l'appartenenza ad una medesima comunità, l'essere ambedue artigiani oltre che artisti, ci ha condotti a ricercare più in profondità ciò che rende interessante un esame in parallelo delle loro opere”.
La mostra - promossa dall'International Association for Art and Psychology, dal Comune di Pienza, dalla Fondazione San Carlo Borromeo di Pienza, e dall'associazione Mario Luzi “La Barca” - sarà aperta al pubblico fino al 3 ottobre.

9 commenti:

cultura A e cultura B ha detto...

l'associazione "marioluzi" non esiste (altrimenti si fa lo stesso sbaglio del delegato alle associazioni che li tava aspettando non sapendo che il centro studi e'una parte propria dell'amministrazione e quindi lui), si chiama centro studi Mario luzi "La Barca" e se del ciodolo ha abbandonato la targa unesco, voi non sapete neanche come si chiama il centro studi per quanto ve ne frega...

Anonimo ha detto...

Quanto tempo dovrà rimanere il "pennone" pubblicitario appeso sulla facciata del palazzo comunale? Speriamo l'indispensabile...perchè non ci sta bene.

i miei 5 min quotidiani per rompere i coglioni ha detto...

mi hai tolto le parole di bocca, sembra la bubblicita' della "milano da bere" chissa cosa ne pensa l'esteta pellegrini, messa cosi, piu che una manifestazione culturale del comune, sembra la pubblicita alle terre cotte. ma oggi niente repliche sono tutti al mare....o in bicigretta...

Anonimo ha detto...

Prima impara a mettere gli accenti !!!

Jesus ha detto...

Centro Mario Luzi? Ben venga e ben faccia...ma ormai è per tutti uguale: i tempi sono quelli che sono e NON C'E' PIU' TRIPPA PER GATTI !!!!Aiutati che il Comune ti aiuta !!!

Per Mario Luzi ha detto...

Di questi tempi non mi pare giusto spendere per un convegno e una pubblicazione per pochi intimi diecimila euro... Un convegno decoroso si fa con molto meno. Non sono i gettoni di presenza da 150 euro a riunione di una volta..che fanno immagine...Basta volere bene a Luzi con la semplicità che era a lui propria.Perchè non puntare sulle nostre scuole? Sulla ricostruzione della sua presenza a Pienza basta su testimonianze popolari con letture di Poesie ? Non sarebbe male...ma forse si cerca altro.

APPLAUSI !!!!! ha detto...

Ho seguito il Concerto, veramente di livello altissimo...gente qualificata e appassionata, buona atmosfera. Uno sviluppo auspicato per Pienza...e gli ospiti parlano di un rinfresco della Pro Loco o di non so chi veramente fatto con savoir faire...Bravi. Andate su questa strada è quella giusta..

Anonimo ha detto...

livello alto di sicuro, pero non solo in questa occasione, forse prima eri abituato solo ad ascoltare il muggito dell mucche, perche concerti di livello e pienza, vengono organizzadi da decenni, comunque un tuo salto di qualita' colturale che non stona.

cantastorie ha detto...

C'era una volta un comunista che non era mai sortito dal pudere, gli unici suoni che conosceva eran il canto del gallo e il muggito della mucca.
C'era anche il dotto cittadino che si dilettava con soppappoli culinari ed artistici, era normalmente un erudito ch'eva studiato ed in compagnia dello prete, dello maresciallo e del podestà, insieme anche alla maestra, al dottore ed a parte della nobiltà del posto, audiva piccoli concerti di nicchia e si dilettava in poesie di dubbia bellezza.

I tempi cambiano ed avranno ancora da cambiare