giovedì 19 novembre 2015

Jobs Act. incominciano i dolori...

Primi licenziati del Jobs Act, Poletti: “Irrazionale”. Sindacati: “Tagliare i precari costava di più”

“Non sono un imprenditore, ma per me è una scelta irrazionale”. E’ il giudizio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulla decisione della cartiera Pigna Envelopes di Tolmezzo(in provincia di Udine) di licenziare tre operai assunti a marzo con il nuovo contratto a tempo indeterminato quando in azienda sono presenti lavoratori con contratto a tempo determinato, quelli che più spesso chiamiamo precari. Secondo il ministro, anche grazie agli sgravi fiscali introdotti dal governo insieme al Jobs Act, il costo orario di un tempo determinato è decisamente più alto di un contratto a tutele crescenti. Eppure, a Tolmezzo l’azienda ha scelto un’altra strada. Possibile che un tempo indeterminato sia più vulnerabile di un precario? “Licenziare gli assunti col Jobs Act costa meno, i tempi determinati vanno comunque pagati fino al termine del contratto”, spiega il segretario Fistel Cisl in Friuli, Massimo Albanese, che segue la vicenda dei tre operai. Se poi l’azienda ha avuto diritto agli sgravi fiscali, licenziare un lavoratore a un anno dall’assunzione potrebbe non costare nulla, o addirittura convenire. “Con il Jobs Act licenziare non conviene”, ribadisce Poletti a margine di una conferenza stampa nella sede del suo ministero aRoma. Ma lo studio della Uil pubblicato a dicembre e duramente contestato dal governo è sopravvissuto al varo della riforma e ai decreti attuativi. “I calcoli purtroppo sono matematici”, spiega Guglielmo Loy, segretario confederale Uil che ha messo a punto lo studio sui costi del licenziamento nell’era del Jobs Act. “Facendo la differenza tra quanto l’azienda risparmia di contribuzione obbligatoria e il costo sostenuto per indennizzare il lavoratore, ci si accorge che interrompere un rapporto di lavoro dopo un anno può essere addirittura ‘conveniente'”. Insomma, la stabilità rischia di rimanere un miraggio e i nuovi contratti a tempo indeterminato non sembrano in grado di garantirla. Un paradosso che non stupisce Ezio Petris, rsu Slc Cgil a Tolmezzo: “Queste persone sono precarie a tempo indeterminato”, attacca. E rilancia: “Provi lei ad andare in banca a chiedere un mutuo con uno contratto così. C’è il rischio che le ricordino la fine fatta dai tre operai friulani, altro che tutele crescenti”. La speranza è che il calo di produzione che ha motivato il licenziamento dei tre inverta la rotta, e che la cartiera li riassuma. “Ma la garanzia che dopo altri otto mesi non vengano licenziati non c’è più”, chiarisce Petris   ha collaborato Stefano De Agostini

16 commenti:

lo scemo !! ha detto...

POvero Polletti.....secondo lui i datori di lavoro licenziano perchè....'non gli conviene!!!
sceemo!!! sceemo!!!

Anonimo ha detto...

pori ingenui...pensavi davvero che gente come Polletti, Renzie, Verdini avessero a cuore il destino di chi lavora???
accontentati!!

Anonimo ha detto...

Questi tre operai, sono fortunatissimi, gia' c'e' il reddito di cittadinanza di peppe, possono scegliere addirittura su tre lavori a piacimento, addirittura si possono convertire con il famoso corso di maionese di maio, in operatori sanitari di cui c'e' impellente bisogno, sempre se sono disposti a pulire il culo a qualche vecchio infermo sul letto, ma con la carta dovrebbero avere dimestichezza, al puzzo di merda ci si abitua...dai a lavoro subito domani mattino...

Anonimo ha detto...

pensa a chi dovrà smerdarsi per pulire il culo a te in manicomio!!!

infermiere ha detto...

a breve...

Anonimo ha detto...

andate a lavorare mangia babbi !!!! che il lavoro non manca, manca la voglia, a lavorare bambini che la mucca e' finita !!!!!

Anonimo ha detto...

La mucca eravamo noi coi nostri risparmi. la Banca l'ha ammazzata il PD ....senza rimedio...grandi 'politici' grandi imbroglioni!!!siena nella miseria! FAlliti!!!

Anonimo ha detto...

se governava il PD era 'morta' pure Pienza e il Comune si era fuso con Abbàdia, nuova sede alle macinaie...le rote al Duomo portato al Vivo!!!!falliti sparite.. che è meglio!!!!

LO zio ha detto...

Renzi sta dalla parte del padronato e il Jobs Act è la libertà di licenziamento, la fine del sindacato, l'assenza di ogni tipo di difesa di chi lavora, il ritorno al tempo del Fascio, quando la gente vieniva mandata a casa in continuazione e nessuno interveniva,,,insomma la fine dello Statito dei Lavoratori,la fine delle tutele sindacali...peggio anche per i sindacalisti che vedreai chiudano.. e ci vanno a lavoro pure loro!! Grazie PD che dopo 100 anini di lotte ci avete levato tutto!!ora siamo finalmente ritornati'schiavi', come una volta come voleva REnzi, la Confindustria, Craxi, Berlusconi, la P2 e tutti quei bastardi che come voi hanno venduto anche la mamma!!!!!!farete una brutta fine VENDUTI!!!!

Anonimo ha detto...

pezzi di merda fascisti rosso.neri !mafiosi e venduti !

Anonimo ha detto...

ma Polletti è della Casa del pollo?- ccop ?Dee avè n' appetito!!!!!ma unnè chello che va a cena coi Boss? bello stomacho!!!

Anonimo ha detto...

si è un venduto alla Casta...di appetito..

Anonimo ha detto...

io sò comunista e spero che voi del partito schiantate tutti quanti in miseria!!! venduti!

Beppe il Grande ha detto...

bastardi della asinistra e balilla della destra !!uniti perderete!vi faremo il culo verdino!!!

Anonimo ha detto...

piddini..ite a vende il culo a fette!!!!

Anonimo ha detto...

ma il partito comunista non esiste più, di quale partito dici che devono schiantare, tutti ??? beve meno !!!