sabato 19 maggio 2018

Freezer: il PD vuole evitare la 'conta'., perchè sarebbe scissione. Vacilla il 'dominus' Renzi, partito nel caos. Restano divisioni profonde , una crisi del partito al buio, voci nella notte di dimissioni del Bomba ...

9 commenti:

news ha detto...

Una prova di forza, salvo improbabili intese a un minuto dalla conta. Parte così, l’assemblea nazionale del Pd. Le trattative tra le varie correnti dem continueranno, ma sembra lontana una stretta di mano tra Matteo Renzi e le altri componenti che sono intenzionate a chiedere di votare Maurizio Martina come segretario. Uno scenario, quello dell’investitura ufficiale dell’attuale reggente, che ai renziani non piace. C’è un solo minimo comun denominatore: il congresso va svolto entro l’anno. Per il resto, è un tutti contro Renzi. Che però di mollare non ne vuol sentir parlare: niente voto, nessun mandato pieno all’attuale reggente. Così dopo il ritrovo alle 9, le registrazioni aperte fino alle 10.30 e poi sarà dibattito.

Duro, perché dall’altra parte i messaggi sono chiari e univoci da parte di tutte le correnti: questa volta non si passa. “Non si può continuare con unanimismo di facciata, occorre dare un segnale inequivocabile di discontinuità politica e del gruppo dirigente – è il riassunto dell’area di Andrea Orlando – Se Renzi prova a nascondersi dietro un nuovo rinvio dell’elezione di un segretario e dell’indizione del congresso entro l’anno non ci sarà appello unitario che tenga, noi voteremo contro“. Messaggio limpido anche da Area Dem di Michele Emiliano: “Se domani ci sarà un’ulteriore chiusura di Renzi, anche sulla proposta avanzata da Fassino a nome di tutta l’area Martina, allora si voterà sui candidati”. Fassino e l’area del reggente, appunto: “Un esito unitario è possibile se si compiono tre scelte”, dicono. Oltre al “profilo di intransigente opposizione” e alla “manifestazione di coesione”, la terza è l’unica che conta davvero, quella che farà la differenza: “Confermare Maurizio Martina nell’incarico di reggente, conferendogli un mandato politico forte“.


Ma intanto l’accordo non c’è e questo, tra l’altro, lascia immutato il programma delineando una scaletta dell’assemblea che rischia di complicare ulteriormente i piani. Il dibattito verrà aperto Renzi, che era disposto a non intervenire nel caso in cui si fosse evitata l’elezione del segretario. L’ex premier motiverà la propria decisione di dimettersi dopo il tracollo nelle urne il 4 marzo e potrebbe essere un discorso molto “renziano”, duro, fatto di messaggi subliminali e rivendicazioni. Il discorso varierà di tono a secondo di come le varie anime dem si accorderanno sul secondo punto all’ordine del giorno, vale a dire “adempimenti statutari”. E il barometro vira sempre più verso “temporale”. Lo statuto, infatti, in caso di dimissioni del segretario prevede o l’immediata convocazione del congresso, che partirebbe subito per concludersi con le primarie tra settembre e ottobre, oppure l’elezione di un nuovo segretario. Renzi spinge per la prima soluzione, tutti gli altri tifano Martina.

Il reggente ha annunciato mercoledì la propria candidatura con l’impegno però di indire il congresso in autunno, così da concluderlo entro l’anno, come chiedono tutte le correnti. L’elezione darebbe al ministro uscente dell’Agricoltura l’autorevolezza di un segretario eletto in caso di ulteriore proseguimento della crisi di governo e in tutte le altre interlocuzioni istituzionali. Ed è per questo che le componenti che fanno capo a Franceschini, Orlando, Emiliano ed anche autorevoli dirigenti come Nicola Zingaretti o Goffredo Bettini hanno appoggiato la candidatura di Martina e domani vogliono un voto.

Lupo di Toscana ha detto...

Lupo di Toscana - La Democrazia si basa sulla dinamica maggioranza-minoranza. Quanto a Zingaretti e Bettini, gli dei ce ne scampino (sono stati loro a tirare i fili della malapolitica e malaffare in quel della capitale). Emiliano ha in tasca la tessera dei grillini, Franceschini quasi e Orlando è tra i più schifati dai legaioli-grullini.

Anonimo ha detto...

se si chiamava di SINISTRA il Governo RENZI/ALFANO/VERDINI lieti che questo qui dicano che sia di destra!!!!!ahahahah ormai dove sar' la sinistra e la destra

Anonimo ha detto...

mi aspetto sempre poco dalla politica, ma questo governo mi pare più o meno come quell'altro che è ito via.....farà poco come quello lì vedrai..avemo solo debiti...sicchè poco da spende..per tutti

Anonimo ha detto...

almeno cambiano le facce a culo, dopo 60 anni....

Anonimo ha detto...

dopo i regimi catto-demo-fascio.comunisti ora tokka ai populisti....viva!!

Anonimo ha detto...

Lupo! col tu' Renzino ci fanno il Vinsanto chest'anno i comunisti...ihihih

Anonimo ha detto...

ti tocka poortà il lutto un anno.

Anonimo ha detto...

sono alla frutta gli oerfinelli!!!! ahahahah