Il Giro d’Italia 2018 ha rischiato di creare un incidente diplomatico con Israele. Il motivo? L’aver scritto che la prima tappa partirà il prossimo 4 maggio da “Gerusalemme ovest“. Un dettaglio, quell’ovest, che per Israele ha un significato molto importante: allude all’occupazione del 1967, quando Gerusalemme era divisa in due dalla Green Line, che separava appunto est e ovest della città. Per questo motivo, i ministri israeliani dello Sport, Miri Regev, e del Turismo, Yariv Levin,  avevano minacciato di ritirare i finanziamenti alla corsa. Un equivoco presto risolto, con le scuse ufficiali degli organizzatori del Giro ad Israele e la rettifica di tutti i testi in cui compariva la dicitura “ovest”.
E, in una nota, Rcs sport chiarisce l’accaduto:  “Nel presentare il percorso di gara è stato utilizzato materiale tecnico contenente la dicitura ‘Gerusalemme Ovest’, imputabile al fatto che la corsa si svilupperà logisticamente in quell’area della città. Si sottolinea che tale dicitura, priva di alcuna valenza politica, è stata comunque subito rimossa da ogni materiale legato al Giro d’Italia